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POST
| Li
Songsong - Historical Materialism |
Li
Songsong - Historical Materialism a
cura di Gianfranco Maraniello
MAMbo 22 maggio - 30 agosto 2015
giovedì
21 maggio 2015 - h 17.00 incontro
pubblico con l'artista
h 18.00 inaugurazione della mostra
Dal 22 maggio al 30 agosto
2015 il MAMbo presenta la
prima mostra personale italiana di
Li Songsong, uno tra i maggiori artisti
della nuova scena cinese.
L'esposizione, dal titolo Historical
Materialism , propone una rilevante
selezione di lavori - la maggior parte
di grandi dimensioni - allestiti negli
spazi della Sala delle Ciminiere.
Nelle sue opere Li Songsong
si appropria di immagini relative
a eventi storici o di cronaca (prevalentemente
cinesi) per dar vita a composizioni
pittoriche che paiono rievocare accadimenti
per lo più rimossi nella moderna condizione
del suo paese. A seguito di un processo
di scomposizione e ricomposizione
che ne conserva solo gli elementi
essenziali, l'immagine complessiva
è data dall'assemblaggio di supporti
che, investiti da grandi quantit&agrav
e; di colore, realizzano una sorta
di ideale mosaico in cui figurazione
e astrazione trovano un sapiente equilibrio.
La
mostra è organizzata dal MAMbo e dalla
Staatliche Kunsthalle Baden-Baden.
giovedì
21 maggio 2015
h 17.00 incontro pubblico con l'artista
- h 18.00 inaugurazione della mostra
info:
t + 39 051 6496611- f + 39 051 6496600
- www.mambo-bologna.org
-
info@mambo-bologna.org
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POST
| ANDREA
FIORINO - Lost Paradise a cura di Elisa
Fusi |
Venerdì
22 maggio Circoloquadro inaugura la
prima personale milanese di Andrea
Fiorino, Lost paradise, curata da
Elisa Fusi. In mostra l’ultimo progetto
dell’artista in un allestimento inedito
e site specific.
Alla
sua prima personale milanese,
Andrea Fiorino, giovane artista
siciliano trapiantato a Milano,
presenta il frutto della sua ultima
ricerca: una “mostra concept” dall’allestimento
inedito e site specific che non
mancherà di stupire: foreste e boschi
abitati da esseri antichi che rimandano
ad una cosmogonia universale, raffigurati
con una ricchezza di colore immaginifica
e potente.
Scrive Elisa Fusi:
Fiorino dà vita a un progetto immortale,
espresso a livello pittorico nella
circolarità delle forme e nella
pennellata fluente, che vede il
corpo come un portale da attraversare,
una ferita-fessura da cui diparte
la creazione di una nuova vita,
richiamandosi al mito della creazione
di Eva dalla costola di Adamo. Un
mondo in continuo rinnovamento,
in cui tutto si trasforma e si determina
in ragione dell'immortalità che
è propria della natura. Un paradiso
di armonia e spiritualità, che oggi
è perduto.
Lost
paradise rimanda direttamente al
nucleo concettuale della
ricerca artistica di Fiorino e contestualizza
i soggetti delle opere, uomini appartenenti
ad un mondo primitivo, pre-civilizzato,
all’interno di un vero e proprio
paradiso perduto.
Le fonti iconografiche e tematiche
delle opere sono infatti le rappresentazioni
del momento della creazione, così
come viene tramandata dalle Scritture,
anche nella sua accezione non prettamente
cristiana e quindi tratta da altri
contesti religiosi come quelli orientali
o addirittura precedenti, propri
di una realtà pre-storica, primitiva.
Nel momento della creazione l'uomo
compare per la prima volta sulla
Terra e, interagendo con essa, ne
diviene a tutti gli effetti abitante,
poiché instaura col mondo naturale
un rapporto di collaborazione e
di interrelazione. Nei dipinti del
giovane artista acqua, aria, terra
sono gli elementi primari con cui
l’uomo si trova a interagire, ma
anche entità ricche di simbologie
che ritornano in immagini primitive
non occidentali, come il totem.
Il
linguaggio di Fiorino,
di grande efficacia e potenza espressiva,
si avvale delle possibilità comunicative
del colore, steso con pennellate
fluide e in tonalità squillanti,
per conferire ai suoi soggetti l'evidenza
e l'immediatezza di un'immagine
tribale, di una maschera oceanica
o di un dipinto rupestre, coerentemente
col tema a cui si riferiscono le
sue opere, il paradiso perduto in
cui il rapporto uomo-natura era
ancora autentico e non intaccato
dalla civilizzazione e dal progresso.
Circoloquadro, spazio espositivo
attento a captare le tendenze artistiche
più innovative, si diversifica dal
panorama espositivo milanese per
la volontà di dare spazio ai talenti
più giovani. In questa mostra l'allestimento
e i testi del catalogo sono curati
da Elisa Fusi, giovane curatrice,
che ha avuto modo di seguire il
progetto artistico di Andrea Fiorino
fin dall'esordio. È all'insegna
dell'apertura ai talenti più giovani
che Circoloquadro ospita questa
mostra, frutto della stretta collaborazione
tra artista e curatrice.
Andrea Fiorino,
nato nel 1990 ad Augusta (SR), vive
e lavora a Milano. Laureato in Grafica
d’Arte all’Accademia di Brera, frequenta
il biennio specialistico in Pittura;
ha partecipato a mostre collettive
e personali in Italia e all'estero.
Elisa Fusi, nata
nel 1990, studia e lavora tra Milano
e la Brianza. Laureata in Scienze
dei Beni Culturali, attualmente
frequenta il biennio di Comunicazione
espositiva presso l'Accademia di
Belle Arti di Brera. Ha curato alcune
mostre personali e collettive e
scrive d’arte e culturale per alcuni
portali di settore.
Andrea Fiorino | Lost Paradise
- a cura di Elisa Fusi
Inaugurazione: venerdì 22 maggio
2015 - In mostra: dal 23
maggio al 12 giugno 2015
Catalogo: testi di Elisa Fusi e
Arianna Beretta
Orari: da martedì a venerdì, dalle
15 alle 19, o su appuntamento
Informazioni: info@circoloquadro.com,
tel. 02 6884442 – 339 3521391
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POST
| VIGLIATURO.
Alle origini del vetro. |
Alle
origini del vetro. Contaminazioni/Mescolanze.
A partire da
lunedì 25 maggio 2015, il
Piano Archeologico della Biblioteca
Nazionale di Cosenza, sita nell’affascinante
centro storico della città, ospita
una collezione di opere di Silvio
Vigliaturo. I coloratissimi dipinti
e le maestose sculture in vetro dell’artista
daranno vita a un suggestivo dialogo
tra i reperti degli scavi e l’arte
contemporanea.
La mostra, intitolata Alle
origini del vetro. Contaminazioni/Mescolanze,
come già successo in altri luoghi
dediti all’archeologia e all’arte
antica, come il Museo Archeologico
Nazionale della Sibaritide, nel 2009,
punta intenzionalmente ad interagire
con lo spazio e gli antichi resti
in esso conservati, dando vita a un’affascinante
contaminazione tra passato e attualità.
L’artista si tramuta in narratore
recuperando i miti e i racconti di
una storia antica di millenni, rivestendoli
di un variopinto manto contemporaneo.
Le sue sculture si trasformano in
vessilli di messaggi ancestrali, che
vengono sapientemente resi attuali
per incontrare lo sguardo e l’intelletto
dell’uomo del terzo millennio.
Il cuore espositivo dell’evento
è rintracciabile in un’installazione
ambientale, ideata appositamente per
la mostra, composta da una tavola
in vetro adagiata sopra a un grande
tappeto decorato con il tratto tipico
dell’artista e realizzato dal maestro
arazziere Mimmo Caruso. La tavola
sarà sormontata da sei variopinti
piatti di vetro e circondata da flessuose
sculture di musici, a simboleggiare
l’importanza del convivio, così come
veniva inteso sin dal tempo della
Grecia Antica: una piacevole occasione
d’incontro dall’importante valenza
sociale e comunitaria, nascita della
civiltà, nascita della condivisione
e dello stare insieme.
La mostra, che proseguirà
fino al 30 giugno 2015, fa
parte del ricco programma di eventi
della manifestazione Moda Movie, il
cui ideatore e direttore artistico,
Sante Orrico, ha fatto realizzare
appositamente delle stoffe, adornate
dai progetti grafici di Vigliaturo,
che vestono tre manichini posti all’interno
dell’allestimento della mostra di
Cosenza e delle due successive.
L’appuntamento cosentino, infatti,
è solo il primo di una serie di tre
mostre di un progetto espositivo della
durata di oltre nove mesi. Le due
tappe successive toccheranno altrettanti
spazi architettonici tra i più affascinanti
e storicamente rilevanti della Provincia
di Cosenza: il Castello di origine
normanna di Corigliano Calabro, dal
11 luglio al 30 ottobre 2015, e il
settecentesco Palazzo Sanseverino-Falcone,
sede del MACA (Museo Arte Contemporanea
Acri), dal 28 novembre 2015 al 28
febbraio 2016, che, sin dalla sua
fondazione, nel 2006, custodisce una
collezione di oltre duecento opere
di Silvio Vigliaturo, tra sculture,
dipinti e disegni.
VIGLIATURO.
Alle origini del vetro. Contaminazioni/Mescolanze
Luogo: Piano Archeologico – Biblioteca
Nazionale di Cosenza
Piazza A. Toscano, 87100, Cosenza
- Vernissage: lunedì 25 maggio 2015,
ore 17:30
Date mostra: dal 25 maggio
al 30 giugno 2015
Orario di apertura: lunedì-venerdì,
8-19; sabato, 8-13:30
Info: www.bncs.beniculturali.it;
www.silviovigliaturo.it;
tel. 0984.72509/72510 – 011.9422568
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