Attesa
la 56ma Biennale d’Arte s'intitola
All the World’s Futures, ed
è curata da Okwui Enwezor
il Presidente è Paolo Baratta.
Sono
90 le partecipazioni nazionali
ai Giardini, all’Arsenale
e anche nel centro storico di Venezia.
Anche in questa Biennale sono inseriti
nuovi paesi per la prima volta e
sono: Grenada, Mauritius,
Mongolia, Repubblica del Mozambico,
Repubblica delle Seychelles,
ritornano dopo lungo tempo l'Ecuador,
le Filippine il Guatemala.
Per
la seconda volta è espone
la Santa Sede presente
nelle Sale d’Armi, il Padiglione
Italia è allestito
come sempre all' Arsenale, il curatore
è Vincenzo Trione; tanti
eventi collaterali nella
città lagunare, se ne contano
44 mostre.
La
Mostra internazionale della
Biennale All the World’s
Futures ha l'intento di
formerare un unico percorso espositivo
con la centralità il Padiglione
Centrale ai Giardini, prosegue all’Arsenale,
con 136 artisti.
Il curatore Okwui Enwezor
ha presentato il progetto, All the
World’s Futures sono nuove
opere commissionate agli artisti
espressamente per la 56ma Biennale
d'Arte, nuovi progetti esposti per
la prima volta, con una
rassegna realizzata da
artisti viventi e non che diventano
piccole antologie,
sono presenti, Bruce Nauman, Harun
Farocki, Walker Evans, Sergej Ejzenstejn,
Chris Marker, Isa Genzken, Terry
Adkins, Alexander Kluge, Hans Haacke,
Teresa Burga, Fabio Mauri, Melvin
Edwards, Marlene Dumas, Inji Efflatoun,
Robert Smithson, Emily Kngwereye,
Ousmane Sembène, Ricardo
Brey, Adrian Piper, Tetsuya Ishida
e Georg Baselitz. Gli artisti
indagano la condizione umana.