CÉZANNE
A FIRENZE
Dopo
quasi un secolo, tornano a Firenze, in Palazzo Strozzi, alcune fra
le opere più importanti di Cézanne che fino agli anni
trenta erano parte integrante delle collezioni di due lungimiranti
collezionisti americani residenti a Firenze, Egisto Paolo Fabbri
(1866 – 1933) e Charles Alexander Loeser(1864 - 1928).
12/03/2007
- Grazie a loro, in quell’epoca, Firenze possedeva la più
imponente collezione di capolavori di Cézanne al mondo. Oggi
queste opere si trovano, nei più importanti musei del mondo
tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York, la National Gallery
di Londra, il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, la National
Gallery of Art di Washington e in collezioni private come la Thyssen-Bornemisza
Collections.
Alla fine dell’Ottocento, nella Firenze dell’urbanista
Giovanni Poggi, nella trasformata città rinascimentale post
unitaria, divenuta, in quegli anni, metropoli al pari delle grandi
città europee, i due collezionisti Fabbri e Loeser, in netta
controtendenza rispetto allo spirito estetico del tempo, raccolsero
nelle loro ricche dimore di Firenze circa 50 dipinti del maestro
di Aix contribuendo all’affermazione di un artista sperimentale
e solitario, disprezzato e denigrato in vita dalla critica ma che
oggi unanimemente venera come padre della pittura moderna.
Grazie ai due collezionisti, l’interesse suscitato intorno
alla pittura di Cézanne costituì un elemento importante
per la realizzazione, nel maggio 1910, nelle sale del Lyceum di
Firenze, della “Prima Mostra Italiana dell’Impressionismo”.
Questa felice iniziativa produsse nell’ambiente artistico
di Firenze un’importante svolta verso le poetiche dell’avanguardia.
Ciò accadeva prima che queste eccezionali collezioni fossero
smembrate e, perlopiù, disperse all’estero negli anni
tra le due guerre mondiali a causa dell’ottusa indifferenza
delle istituzioni del tempo nei confronti dell’arte moderna
che, nonostante le leggi di tutela, non si preoccuparono minimamente
della loro alienazione in quanto già allora proponevano una
Firenze "contenitore", che non producesse nuovi contenuti
ma vivesse di rendita grazie alle glorie del passato, confondendo
la tutela con l’immobilismo e preparandosi ad essere la Firenze
di oggi, la Firenze "circo turistico".
La mostra “Cézanne a Firenze” dedica particolare
rilievo alle figure di Fabbri (erede di emigranti fiorentini e lui
stesso pittore) e Loeser (di origine tedesca) ed espone le vicende
dei due collezionisti che acquistarono i primi dipinti di Cézanne
nel 1896 dal suo gallerista e mercante parigino, Ambroise Vollard.
A quell’epoca il pittore era ancora vivo e lontanissimo dall’essere
considerato “padre della pittura moderna”. Tra i suoi
rari ammiratori, il collezionista Victor Chocquet, i due collezionisti
fiorentini e lo storico dell’arte statunitense Bernard Berenson
che fu anche il primo ad apprezzare e sostenere la pittura di Cézanne
e di Matisse, dando così un contributo inestimabile ad una
corretta valutazione di questa esperienza dell'arte contemporanea.
La prima personale di Cézanne risale al 1895, quando aveva
già 56 anni. La organizzò lo stesso Ambroise Vollard
nella sua galleria a Parigi, purtroppo, con risultati modestissimi.
Le sue tele erano rifiutate da tutti i Salon parigini ad eccezione
di quello del 1882, Salon dove dominava una pittura accademica e
tradizionalista. Per i primi riconoscimenti ufficiali bisognerà
attendere il “Salon d’Automne” del 1904 e, soprattutto,
la mostra commemorativa del 1907. In Italia, il maggior riconoscimento
postumo fu la sala individuale a lui dedicata alla Biennale di Venezia
del 1920, dove, tra gli altri dipinti di Cézanne, più
di venti provenivano proprio dalla collezione di Fabbri. Il genio
innovatore di Cézanne fu compreso solo dopo la morte. In
pochi anni la sua fama dilaga e la critica ne ribalta il giudizio.
Oggi è unanimemente condivisa la convinzione che senza l’apporto
di questo artista, tanta arte del Novecento sarebbe impensabile.
Oltre ad alcuni dei dipinti di Cézanne delle raccolte di
Fabbri e di Loeser (la maggior parte dei quali di altissima qualità),
in Palazzo Strozzi si potranno vedere le opere di alcuni suoi contemporanei.
Sono, infatti, esposte numerose tele di Pissarro, Van Gogh, Matisse,
Sargent, Denis, Cassatt, Weir, La Farge, artisti europei e americani
con i quali soprattutto Fabbri era in contatto. Si potrà
riscontrare come la sensibilità e l’attenzione alla
modernità siano cresciute e maturate in un contesto culturale
fortemente marcato dal Rinascimento, ma si potrà anche rivivere
il clima culturale e artistico che si respirava tra la fine dell’Ottocento
e gli inizi del Novecento a Firenze. Questo interesse per la pittura
di Cézanne contribuì nel maggio del 1910 ad arricchire
la “Prima Mostra italiana dell’Impressionismo”,
evento di notevole rilevanza culturale, tenutosi nelle sale del
Lyceum di Firenze dove i visitatori poterono vedere “Campagna
presso Bellevue”di Cézanne di proprietà di Egisto
Fabbri (che prestò anche un “Ritratto di donna”
di Degas, un Daumier e un Forain) e il “Giardiniere”di
Van Gogh appartenente a Sforni.
In quegli anni Firenze assunse così un ruolo guida nella
conoscenza e nell’apprezzamento del maestro francese. Fabbri
e Loeser attrassero, con le loro collezioni, sia gli stranieri residenti,
sia conoscenti e amici che compivano lunghi viaggi per vedere i
quadri di Cézanne. La sezione finale della mostra è
dedicata proprio agli effetti che la presenza a Firenze di queste
importanti collezioni ebbero sugli artisti fiorentini e toscani.
Sono stati infatti, esposti, nelle sale di Palazzo Strozzi, dipinti
e sculture di artisti italiani che, elaborando una interpretazione
dello stile e della poetica del maestro francese,
ne furono influenzati. Primo fra tutti Ardengo Soffici, che soggiornò
a Parigi all’inizio del Novecento e nel 1908 su “La
Voce” pubblicò un fondamentale saggio su Cézanne.
A lui si affiancano Giovanni Fattori, Amedeo Modigliani, Oscar Ghiglia,
Eduardo Gordigiani, Alfredo Muller, alcuni pittori livornesi, Felice
Carena, e gli scultori Libero Andreotti, Antonio Maraini , Romano
Romanelli e Medardo Rosso.
La mostra “Cézanne a Firenze” sarà visitabile
a Palazzo Strozzi, Firenze, sino al 29 Luglio 2007
Ignazio Fresu
Link:
http://www.cezanneafirenze.it
Ignazio
Fresu
Indirizzo: via enrico fermi, 10 Prato
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Email: ignaziofresu@alice.it
Sito Internet: www.ignaziofresu.it
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