Mattia
Moreni è
nato a Pavia il 12 novembre
1920. Dopo i primi studi
frequenta a Torino l'Accademia
Albertina, come allievo
di Felice Casorati, e nell'immediato
dopoguerra
si forma artisticamente
prendendo parte attiva agli
avvenimenti culturali di
quella città, insieme
a Italo Calvino. Oscar Navarro,
mario Merz, Carlo Molino
ed altri.
Dopo le prime opere di matrice
espressionista, si accosterà
poi alla sintassi geometrica
post-cubista che gli varrà
i primi riconoscimenti della
critica.
Tra il 1949 e il '50 vive
ad Antibes, poi nel 1951
sull'isola di San Giorgio
a Grado, a Frascati fino
al 1954, prima di trasferirsi
a Parigi nel 1956, invitato
ad esporre alla Galerie
Rive Droite da Michel Tapiè.
A quegli anni risalgono
anche l'importante frequentazione
bolognase con Francesco
Arcangeli e le estati trascorse
in Romagna, prima alla Bonarella
di Piangipane e successivamente
nel palazzo abbandonato
di San Giacomo a Russi.
Fin dal 1948 era stato presente,
con opere stilisticamente
diverse, sia alla Quadriennale
di Roma che alla Biennale
di Venezia, ma è
in quest'ultima città
che, chiamato nel 1952 da
Lionello Venturi, aveva
esposto con il Gruppo degli
Otto, insieme ad Afro, Birolli,
Corpora, Morlotti, Santomaso,
Turcato e Vedova.
Alla rassegna veneziana
sarà presente ancora
nel 1956, nel 1960, con
sale personali, e nel 1972.
Risale al 1966 la scelta
di stabilirsi in Romagna,
alternando intensi periodi
di lavoro tra Brisighella
e Santa Sofia, ove oggi
si conservano al museo "Vero
Stroppioni" numerosi
suoi dipinti, sculture,
ed i primi grandi autoritratti
degli anni '80.
Muore
il 29 maggio 1999, mentre
a Faenza è in corso
un'ampia mostra antologica,
che sarà prolungata
di alcuni mesi per rendere
omaggio alla sua scomparsa.
Il progetto che ha selezionato
le opere di questa rassegna
è stato curato insieme
al costituendo Archivio
Mattia Moreni. |