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AGENDA EVENTI
a cura di Valentina
Mariani
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Gli
Eventi Collaterali della Biennale
di Venezia
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Foto
Venezia P.zza San Marco
-
Copyright Archivio Sognoelektra |
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Gli
Eventi Collaterali della Biennale
di Venezia.
i
luoghi e gli artisti
Basilica
di San Giorgio con
Anish
Kapoor,
Chiesa
di San Lio, con Bruegel
Suite, Chiesa
di San Gallo con Stefano
Cagol, Convento
del Santo Spirito e Palazzo
Giustinian Recanati,
con l'arte
cinese, Abbazia
di San Gregorio e Palazzo Mangilli
– Valmarana con
l'arte
asiatica, la Scoletta
dei Battioro e dei Tiraoro
con Hsieh
Chun –
te, Arsenale
con Yi
Zhou e Frog
King, Palazzo
della Prigioni con
Wang Hong-Kai
e Su Yu-Hsien.
Magazzini del Sale asia
e mondo arabo, Museo
del Settecento Veneziano Ca’
Rezzonico con Barry
X Ball, Palazzo
Bollani con Anton
Ginzburg, Università
Ca’ Foscari con
Dmitri Prigov, Biblioteca
Zenobiana del Temanza
con Anastasia
Khoroshilova, Sala
del Camino (ex –
monastero dei SS. Cosma e Damiano)
la collettiva I
miss my enemies, l’Ex
Cantiere Navale con
Cristiano
Pintaldi, Palazzo
Michiel dal Brusà
Pino Pascali.
Spazio Thetis
collettiva Round
the Clock, Palazzo
Zenobio collettiva
ArtSway’s
New Forest Pavilion,
Palazzo Papadopoli
collettiva Future
Generation Art Prize @Venice. |
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gli
Eventi |
Dal
4 giugno Venezia
diventa il centro
del mondo. Appassionati,
esperti o curiosi,
tutti dirigeranno
i propri passi
tra Giardini
e Arsenale
nei
prossimi sei
mesi, per vedere
le opere esposte
per la 54a
Esposizione
Internazionale
d’Arte.
Ma,
per chi ha passione
e qualche giorno
di tempo, sono
numerosi gli
eventi
da segnare sull’agenda
e tra cui scegliere.
La città
lagunare infatti
offre ben
37 mostre collaterali,
che completano
e arricchiscono
il percorso
tra i vari Padiglioni
della Biennale,
con un’apertura
altrettanto
contemporanea
e internazionale. |
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Foto
Venezia
-
Copyright Archivio Sognoelektra
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Foto
Venezia -
Copyright Archivio Sognoelektra
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A
partire dall’indiano
Anish Kapoor,
con Ascension,
un’installazione
site – specific
nella Basilica
di San Giorgio
sull’Isola
di San Giorgio
Maggiore. Si tratta
di un’opera
creata per la
prima volta nel
2003 e che da
quel momento ha
viaggiato tra
Italia, Brasile
e Cina, per approdare
ora all’interno
di uno dei capolavori
dell’architettura
italiana; dialogando
intimamente e
coerentemente
con il contesto
architettonico,
il fumo diventa
colonna e incarna
“l’idea
dell’immaterialità
che diventa oggetto”,
secondo le parole
dell’artista. |
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San
Giorgio non è l’unico
edificio sacro coinvolto. Lech
Majewski è ospite
della chiesa di San Lio, con
Bruegel Suite:
un arazzo digitale che ripropone
l’Andata al Calvario del
grande maestro fiammingo. La
chiesa di San Gallo è
invece lo sfondo della mostra
Concilio di
Stefano Cagol,
curata da Gregor Jansen. Punto
di partenza la sua città
natale, Trento, che offre lo
spunto per il titolo; in scena,
attraverso video e installazione,
le “convergenze parallele”,
ossimori che riguardano il mondo
della politica, quello naturale,
ma anche quello mentale. Oltre
alle chiese, anche un convento
e un’abbazia. Cracked
Culture?/The Quest for Identity
in Contemporary Chinese Art
si svolge tra il Convento del
Santo Spirito e Palazzo Giustinian
Recanati, per mostrare l’aspetto
più autentico dell’arte
cinese, che sullo scenario veneziano
tenta di presentarsi svincolata
dalle influenze occidentali.
L’Asia in senso più
esteso è invece in mostra
presso l’Abbazia di San
Gregorio e Palazzo Mangilli
– Valmarana, con Future
Pass, un percorso che,
ispirandosi allo Yin e allo
Yang, indaga attraverso gli
opposti (come East/West o Universal/Individual)
il rapporto tra il mondo asiatico
e quello occidentale, con una
visione ad ampio raggio sui
nuovi mezzi dell’era digitale.
Legate al mondo asiatico sono
inoltre: Il banchetto
di Chun – te,
esposizione di 21 fotografie
dell’artista taiwanese
Hsieh Chun – te,
presso la Scoletta dei Battioro
e dei Tiraoro; Days
of Yi, negli Spiazzi
dell’Arsenale, mostra
personale dell’artista
Yi Zhou, curata
da Achille Bonito Oliva e da
Chang Tsong-zung; Frog-topia
Hong-kornucopia di
Frog King che,
adottata una rana come alter
ego, esibisce una costruzione
mentale all’interno della
quale inserisce i suoi valori
artistici; infine The
Heard and the Unheard - Soundscape
Taiwan, al Palazzo
della Prigioni, presenta gli
artisti Wang Hong-Kai
e Su Yu-Hsien.
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Dall’Asia
al mondo arabo, sempre
guardando al futuro: i paesi
dalla Tunisia all’Arabia
Saudita sono protagonisti di
The Future of a Promise,
presso i Magazzini del Sale:
una collettiva che ospita 25
opere recenti (tra fotografie,
installazioni, pittura, scultura)
che riflettono sulle condizioni
politiche e sociali attuali
in Medio Oriente, sui concetti
di “futuro” e di
“promessa”, così
come l’arte può
esprimerli e indagarli.
Nella sua continua sfida con
la grande arte del passato,
Barry X Ball,
con Portraits and Masterpieces
espone circa 20 sue installazione
presso il Museo del Settecento
Veneziano Ca’ Rezzonico,
mentre a Palazzo Bollani Anton
Ginzburg è alla
ricerca di Hyperborea, con At
the Back of the North Wind,
un viaggio che prende avvio
nel nord – ovest dell’America
e si conclude nei territori
settentrionali della Russia.
Tre le mostre legate
proprio alla Russia.
Un omaggio a Dmitri
Prigov ha luogo presso
l’Università Ca’
Foscari; alla Biblioteca Zenobiana
del Temanza, Centro Studi e
Documentazione della Cultura
Armena c’è invece
Anastasia Khoroshilova
con Starie Novosti,
un’installazione composta
da 9 lightbox fotografici che
ragiona sulla precarietà
della memoria sociale. Infine,
presso la Sala del Camino (ex
– monastero dei SS. Cosma
e Damiano), la collettiva I
miss my enemies, organizzata
da The Palaces of the Russian
Museum Restoration Fund e
curata da Oxana Maleeva.
Oltre al già
citato Stefano Cagol, altri
due sono gli artisti italiani
presenti in questa rassegna
di Eventi Collaterali.
Il primo è Cristiano
Pintaldi, che, sotto
la curatela di Achille Bonito
Oliva, espone presso l’Ex
Cantiere Navale; Lucid
Dreams è un’indagine,
attuata con lavori pittorici,
sulla percezione della realtà.
Con Pino Pascali. Ritorno
a Venezia / Puglia Arte Contemporanea
vengono invece esposti, a Palazzo
Michiel dal Brusà, lavori
poco conosciuti insieme ad altri
inediti dell’artista barese
Pino Pascali,
scomparso prematuramente del
1968.
Due interessanti collettive,
in una certa misura affini:
Round the Clock
allo Spazio Thetis (a cura di
Martina Cavallarin) e l’ArtSway’s
New Forest Pavilion
a Palazzo Zenobio. La prima
cerca di instaurare nuovi dialoghi
tra l’arte ed ecosistemi
sostenibili, attraverso l’uso
di materiali leggeri come carta,
cartone, cenere, vetro o acqua.
Per la seconda, invece, ArtSway
ha chiamato 6 artisti attivi
nel Regno Unito e riflettere
sul tema della nazionalità,
del paesaggio e dell’ecologia.
Da segnalare,
infine, il Future Generation
Art Prize @Venice,
a Palazzo Papadopoli, una rassegna
a livello internazionale (19
artisti per 17 nazioni) di artisti
under 35.
Ovviamente non tutti gli eventi
collaterali possono rientrare
in questo riassunto; per questo
segnaliamo il link della pagina
all’interno della quale
potrete trovare le altre mostre
e i dettagli per visitare quelle
elencate qui sopra:
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Valentina Mariani
giugno 2011 |
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Valentina
Mariani |
Valentina Mariani (Varese,
1988) dopo il diploma al liceo
classico, ha conseguito una
laurea triennale in Lettere
Moderne con curriculum storico
– artistico presso l’Università
degli Studi di Pavia. Attualmente
è iscritta alla laurea
magistrale in Storia delle Arti
dall’Antichità
al Contemporaneo nello stesso
ateneo. Da sempre appassionata
di scrittura, negli anni passati
ha partecipato con buoni risultati
a diversi concorsi letterari.
Collabora con alcune testate
web che si occupano di storia
dell’arte ed esposizioni
temporanee.
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Venezia
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