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a cura di Rebecca Mombelli
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La Casa del Mago,
un viaggio nel mondo futurista

Casa d'Arte Futurista Depero
- ROVERETO

 

 
 

La Casa del Mago, un viaggio nella mondo futurista

Incastonata in una piccola via di Rovereto, la casa d'arte futurista Depero,
o “casa del mago”, come viene chiamata dai cittadini dalla sua apertura, è una delle rarissime testimonianze del movimento futurista, nelle sue diramazioni post-boccioniane. Entrando in un cortile uguali ai molti che occupano le vie delle cittadine montane, si viene proiettati in un universo parallelo; ogni mattone, ogni sedia, ogni libro presenti nell'edificio irradiano l'energia del loro creatore, Fortunato Depero, che lottò per decenni affinchè questo magico luogo venisse aperto. Entrato nella storia per i suoi splendidi arazzi, Depero aveva progettato la sua casa d'arte sia per lanciare l'avanguardia futurista in una zona di confine, sia per stimolare l'artigianato artistico locale duramente provato dalla guerra; inizialmente infatti era costituita da una galleria personale stabile, da una galleria dalla quale i musei internazionali potessero attingere materiale per le loro esposizioni, e da un laboratorio stabile.

 
Casa d'Arte Futurista Depero
Foto: Mart Rovereto Trento
 

La struttura a tre piani che costituisce il cuore del museo è racchiusa da un involucro, come fosse una scatola, con scale percorribili. Le pareti esterne hanno piccolissime finestre che si affacciano sulla città, le cui qualità si scoprono salendo, proprio come se si scartasse un regalo: prima le casette tipiche, con i davanzali pieni di fiori, poi il cielo, le montagne e infine, dall'alto si aggiunge anche l'Adige. Queste scale con le loro pareti bianche e il corrimano scavato nella muratura, apparentemente spoglie, parlano, e ci raccontano la vita di Depero, il suo legame con la città natia, con le sue montagne e le tradizioni locali, che furono sempre la sua fonte di ispirazione.
La salita è interrotta dai corridoi che immettono sulle sale espositive, ognuna delle quali rappresenta un momento della vita dell'artista. L'immediatezza e la semplicità di questo luogo fanno sì che ogni spiegazione sia superflua, perchè è tutto già scritto negli oggetti: i libri, i mobili di legno, scolpiti ad arte, che riportano anche in un luogo chiuso l'odore dei pini della Vallagarina, gli affreschi e le pubblicità. Per ultima la sala che conserva i cinque enormi arazzi, frutto del genio di Depero e della pazienza della moglie che cucì tutti i tasselli a mano, e, appesi al soffitto, le ricostruzione delle marionette dei Balli Plastici, che sembrano continuare il loro spettacolo anche adesso.

Dopo la chiusura per restauri, la Casa-Museo Depero ha riaperto il 17 gennaio 2009, allo scoccare del centenario del movimento, ma percorrendo i suoi corridoi sembra che non sia mai stata chiusa. Si percepisce la passione dell'uomo che l'ha ideata e la sua dedizione nel lavoro, si entra nell'ottica futurista senza una lezione teorica, con naturalezza, come se fosse una parte addormentata della nostra coscienza. È un luogo vivo, come non potrà mai esserlo un museo o una mostra, per quanto grandioso sia il suo contenuto; è vivo perchè non ha importanza solo l'opera d'arte in sé, ma anche l'architettura, la struttura delle sale, finanche le montagne e il fiume che entrano dalle finestrelle.


Rebecca Mombelli
visita a gennaio - pubblicazione 5 gennaio 2010

info: MART: Corso Bettini 43, Rovereto
Casa d'arte futurista Depero: via Portici 38, Rovereto
orari: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì
www.mart.trento.it

 


Rebecca Mombelli
 
 
 
 
 
 
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