Per
la prima volta in Italia, il
Centro Internazionale
di Fotografia SpazioForma di
Milano presenta una
mostra dedicata ai fotografi
giapponesi, dal fondo Dai Nippon
Printing della Maison Européenne
de la Photographie di Parigi.
Nippon Kobo: il
titolo della mostra mantiene
il nome scelto nel 1933 per
uno tra i primi gruppi di fotografia
giapponese, che si proponeva
di indagare con nuove prospettive,
e attraverso una trentacinque
millimetri, il paese. Sono ospitate
le opere di 13 artisti del gruppo,
che raccontano cammini e conclusioni
artistiche differenti riconducenti
però tutte a uno “specifico
giapponese” e rivelanti
l'importanza della fotografia
giapponese nella storia della
fotografia mondiale, i cui protagonisti
sono anche i principali attori
della creazione artistica contemporanea.
La grande sala espositiva dello
Spazio Forma si apre
per un viaggio attraverso la
varietà di sviluppi su
un unico tema: da Ihei
Kimura, co-fondatore
del Nippon Kobo,
maestro indiscusso del realismo
giapponese, a
Shoji Ueda, che usa
le dune per creare un senso
di dilatazione temporale dell'immagine
grazie alla mancanza dell'orizzonte,
o ai critici dell'avvento americano
come Shomei Tomatsu,
del quale è esposta la
serie di scatti dedicati alla
bomba atomica su Nagasaki. Ma
non mancano neppure conseguenze
surrealiste, come quella di
Eikoh Hosoe,
che tramuta un corpo di donna
in osso, o interessantissimi
studi come quello di Hiroshi
Sugimoto: si possono ammirare
alcuni scatti della sua serie
Teatri, che produsse lasciando,
con la macchina puntata su uno
schermo cinematografico, l'otturatore
aperto per l'intera durata del
film e scattando la foto solo
alla fine; l'effetto incredibile
è quello di un teatro
vuoto, con uno schermo illuminato
di bianco.
Per la prima volta dopo il 2005
tornano in Italia anche le opere
di Miyako Ishiuchi
che avevano rappresentato il
Giappone alla Biennale di Venezia.
Questa mostra, grazie al fondamentale
appoggio della Maison
Européeenne
de la Photographie parigina,
è anche fonte per una
riflessione positiva sull'importanza
del patrimonio fotografico per
la cultura contemporanea, una
risorsa irrinunciabile per musei
ed istituzioni culturali dei
nostri giorni.
Rebecca
Mombelli
Luglio 2009
Info:
Spazio Forma, Centro
Internazionale di Fotografia
Piazza Tito Lucrezio Caro, 1 Milano
dal 1 luglio al 6 settembre 2009
http://www.formafoto.it |