Riapre l'Accademia Carrara con due progetti espositivi, uno a Bergamo, da metà maggio a fine luglio alla GAMeC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea: tra il Rinascimento e l'Ottocento che mette in mostra alcuni capolavori restaurati, dal Mantegna, al Bellini, a Raffaello a Moroni e infine a Ceruti, questi capolavori sono provenienti dalle più importanti collezioni italiane, come gli Uffizi, la Pinacoteca Nazionale di Bologna.

Riscoprire La Carrara è la tappa di un percorso che andrà verso la direzione dell'apertura dell’Accademia e si potranno ammirare i capolavori restaurati, una visione di alcune opere dal Rinascimento all’Ottocento italiano e una riflessione del metodo museale, segnando la tradizione e valorizzarla.

Sono 33 opere della collezione dell’Accademia Carrara e i dipinti che provengono da altre istituzioni museali italiane, esposti in un percorso che raccontano e documentano cinque secoli di storia dell’arte, il Rinascimento veneto e lombardo grazie ad Andrea Mantegna,
Giovanni Bellini, Giovanni Antonio Boltraffio e Giovan Battista Moroni. Capolavori di San Sebastiano del giovane Raffaello Sanzio, segue Giacomo Ceruti per chiudere con i ritratti di Giacomo Trécourt, allievo dell’Accademia nel periodo dell’Ottocento.

Altre opere vengono affiancate dalle collezioni italiane. Raffaello a confronto tra il San Sebastiano dell’Accademia Carrara e il Cristo benedicente dalla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, segue la Madonna col Bambino del Mantegna insieme alla Madonna col Bambino di Vincenzo Foppa del Museo Poldi Pezzoli di Milano, la Madonna del latte del Boltraffio a confronto con il Ritratto del poeta Casio proveniente dagli Uffizi di Firenze, la Gentildonna con il libro di Giovan Battista Moroni vicino al Ritratto di Alessandro Farnese opera di Anthonis Mor della Galleria Nazionale di Parma, la “Pittura della realtà” con la Scena di Cortile di Giuseppe Maria Crespi della Pinacoteca Nazionale di Bologna, vicino alla Giovanetta con Ventaglio del Pitocchetto, si arriva al confronto del ritratto della Carrara di Giacomo Trécourt e i due ritratti dei Musei Civici di Pavia dello stesso artista, per finire la Statua reliquiario di Santa Palazia di Francesco Arrighi, considerato tra i pezzi più prestigiosi della collezione Zeri donata all'Accademia Carrara è vicina al Braccio reliquiario di San Paolino della Cattedrale di Senigallia. Le opere scelte da accostare ai capolavori sono in relazione con la Collezione e un modo per la nuova Carrara con le raccolte di alto livello italiane.

Segnaliamo il restauro di alcune opere che sono in mostra, con il contributo di Rotary Bergamo Sud: che ha saputo intervenire nelle opere del Quattrocento con la raccolta di Guglielmo Lochis (1789 -1859), tra cui la Madonna col Bambino di Carlo Crivelli e il Ritratto di giovane di Giovanni Bellini.

L'Accademia fondata nel 1796 dal Conte Giacomo Carrara, ha oltre duecento anni di storia e arricchita dai lasciti di Guglielmo Lochis, Giovanni Morelli e nel periodo più recente da Federico Zeri, prevale il collezionismo italiano della storia dell’arte, tra il XV e il XIX di artisti quali Pisanello, Botticelli, Giovanni Bellini, Mantegna, Raffaello, Moroni, Baschenis, Fra Galgario, Tiepolo, Canaletto e Piccio.

INFORMAZIONI:
RISCOPRIRE LA CARRARA
Mantegna, Bellini, Raffaello e Moroni. Restauri e capolavori in dialogo.
Dal 14 maggio al 27 luglio 2014 - Bergamo, Accademia Carrara I GAMeC
via San Tomaso 53, Bergamo
orari di apertura martedì – domenica: 10.00 – 19.00 - giovedì: 10.00 – 22.00, lunedì chiuso
apertura straordinaria: lunedì 2 giugno
biglietti intero: € 5,00 - ridotto: € 4,00 - cumulativo con mostra GAMeC: € 6,00
info: t. +39 035 270272; www.accademiacarrara.bg.it
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