Roba da non credere,
il 23 marzo apriranno le porte
e noi avremo la possibilità
di sentirci ancora una volta
vicino al grande artista,
mentre le nuove generazioni,
potranno assorbire nell’aria
quella che è stata
una parte della vera musica
inglese. Si, perche gli anni
’70 sono e
rimangono il periodo fertile
della grande musica, specialmente
in Inghilterra. Lui c’è
e noi saremo lì per
lui.
Ma parliamo della mostra,
il Museo V&A curerà
per la prima volta la retrospettiva
di David Bowie,
un artista innovativo e raffinato,
uno dei più influenti
nel genere musicale che ha
fatto la musica e rimarrà
nella storia, ma è
già storia.
L’icona culturale
quale è stato il Duca
Bianco, oggi 66 enne
ritorna con il suo fascino
Intellettuale a rapirci e
trasportarci nel suo mondo
artistico. I curatori della
retrospettiva hanno selezionato
oltre 300 pezzi che comprendono
i testi scritti a mano, i
suoi costumi originali, la
moda, la fotografia, il film,
i video musicali, le scenografie,
gli strumenti musicali e le
copertine degli album.
Sarà presentato
uno spaccato delle tantissime
collaborazioni con
i suoi colleghi artisti e
designer per la moda, i suoni,
la grafica, il teatro, l’arte
e il cinema.
Ziggy Stardust
body del ’72
disegnati da Freddie Burretti,
la fotografia di Brian Duffy,
le copertine degli album di
Guy Peellaert e Edward Bell,
estratti visivi di film e
performance dal vivo tra cui
L'uomo che cadde
sulla Terra,
video musicali, scenografie
create per il Diamond Dogs
Tour del ‘74
Non mancheranno gli oggetti
personali di Bowie, lo storyboard,
dei bozzetti di brani musicali
e le voci del diario, che
ci svelano le sue idee creative.