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Artista:   IGNAZIO FRESU
Genere:   Scultura/installazione
Settore:   Arte Contemporanea
Studio:   Via Enrico Fermi, 10 PRATO
Contatti:   mail:info@ignaziofresu.it
Web:   www.ignaziofresu.it
Opere in esposizione presso l'Atelier dell'artista
Informazioni: 328 56.56.609 - Tel: 0574 Fax: 572320
WHO.WHAT.WHERE e False Porte particolare
 

BIOGRAFIA
Ignazio Fresu è nato a Cagliari nel 1957. Nel 1975 si è trasferito a Firenze per frequentare l'Accademia di Belle Arti. E' in questa città che ha avuto inizio la sua carriera artistica. Da anni vive e lavora a Prato. La sua attività espositiva è molto intensa e si svolge in Italia e in varie nazioni estere.
Per realizzare le sue opere Fresu prevalentemente si serve di scarti delle lavorazioni industriali e di residui delle attività di consumo; ciò al fine di testimoniare sia lo spreco che la civiltà moderna, guidata soltanto dalla logica del profitto, produce inutilmente; sia la possibilità di creare da quelle montagne di rifiuti un mondo nuovo.
Le sue creazioni nascono da lamiere di metallo, da tubi, da residui industriali che vengono trattati con tecniche particolari e sottoposti a processi di ossidazione. Tra le molte esposizioni a cui Ignazio Fresu ha partecipato in Italia e all'estero è degna di particolare menziore RE-ART One, mostra itinerante dedicata all'ambiente. Il pensiero dei primi filosofi greci (in particolare quello di Eraclito), e il Pensiero Debole di Gianni Vattimo costituiscono il "tappeto" filosofico su cui si sviluppa l'umanesimo di Ignazio Fresu.

Rappresentazione dell’acqua nell’installazione di Ignazio Fresu
WHO.WHAT.WHERE
WHO.WHAT.WHERE

L’acqua, nelle installazioni di Ignazio Fresu, è l’elemento entro cui l’artista stempera ogni riducibilità della materia entro una forma stabile, reinterpretando la materia secondo suoi dinamismi de-compositivi. Un’operazione fine, attraverso cui l’artista vuole farci intravedere le sequenze infinitesimali dei passaggi con cui la materia disgrega la sua forma, per trascinarci oltre questo orizzonte e porre la nostra attenzione anche verso ciò che segue la scomposizione di essa. L’acqua è l’origine e il ritorno di un processo che possiamo solo intuire nella sua circolarità, esattamente come suggerisce l’acqua nelle installazioni dell’artista.

FALSE PORTE
Nell’antichità la falsa porta era simbolo dell’impenetrabilità del mondo dei morti ed al contempo, legame tra mondo terreno e ultraterreno. Si riteneva che attraverso di essa la forza vitale dell'uomo, lasciato il corpo fisico, avesse la capacità di entrare ed uscire per quella sottile linea che divide il concetto di vivente e non vivente. La falsa porta era una sorta di passaggio tra l’energia vitale e la pulsione ritmica che scandisce il tempo dell’uomo incapace di controllare il suo divenire.
Oggi il nostro mondo ha realizzato una incredibile quantità e tipologie di vere false porte che condizionano la nostra esistenza. Una di queste è il consumismo che dissipa tutte le risorse, in cui la nostra epoca cerca l’appagamento a tutti i suoi bisogni asservendo ad esso l’energia vitale. Consumismo, di cui le False Porte che presento sono residui simbolici: “porte” che vogliono essere un invito a guardare oltre.

Attraverso la fragilità, la precarietà e la deperibilità, nei miei lavori ricerco l'intrinseca bellezza di cui è permeata la transitorietà, riconoscendole valore estetico.
Con l'uso di materiali palesemente vulnerabili, attraverso un linguaggio d'ossidazioni, opacizzazioni, scolorimenti, screpolature, macchie, incurvature, restringimenti, avvizzimenti, scollamenti, muffe, graffi, scheggiature, ammaccature, sfregi, tacche, sbucciature e altre forme di deterioramento, nel realizzare oggetti stremati, disidratati, sul punto di smaterializzarsi, rimando ai meccanismi e alle dinamiche più delicate dell'esistenza in aperto contrasto col mondo circostante, patinato, plastificato, che ha assunto a modello l'apparenza ostentatamente esteticizzante, incapace, anche solo di ipotizzare, che tutte le cose sono temporanee e la tendenza verso il nulla è inesorabile e universale. Noi non sappiamo se ciò sia un atto d'evoluzione o di regressione dal nulla o verso il nulla, e se il nulla sia uno spazio vuoto o d'infinite possibilità. Ciò probabilmente non ha alcuna importanza, conta l'esserci per cogliere la bellezza dell'evento dinamico capace di modificare lo stato di consapevolezza in un momento di poesia.
Ignazio Fresu

False Porte e WHO.WHAT.WHERE particolare
 
Pane, scultura installazione
 

WHO.WHAT.WHERE installazione
 
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