BIOGRAFIA
Antonella Sassanelli vive e opera a Milano.
Dice di sé l’artista: Nel mio lavoro opero attraverso
sottrazione e riempimento, con l’ausilio della computer
grafica prima, e poi del metallo e la sua trasmutazione
che diviene nuova forma. Tempo e Spazio si compenetrano
per rivelare il divenire, il continuo mutare dell’Uomo,
rendendo l’effimero a specchio della vita.
Dalla rivista Next "Un ruolo particolare nella Digital
Art italiana ricopre Antonella Sassanelli: la sua ricerca,
più che sulla rielaborazione dell’immagine, si concentra
sulla relazione con la materia. La produzione di grafiche
pittoriche trattate con ossidi e metalli, mostrano come
il Tempo muta la nostra anima e il nostro corpo."
Espone i suoi lavori in mostre personali e partecipa a
manifestazioni collettive sia in Italia che all'estero.
Ultime
Mostre
2014: Iron and Rust – PERSONALE 8 aprile – 8 maggio Milano
Vernice Art Fair - Marzo Forlì
Marzo … Tempo Temporale Temporalismo marzo - maggio Tolentino
MC
2013: Armoniche Alchimie – PERSONALE 12 - 25 luglio 2013
Roma
ARTquake 31 agosto – 17 novembre Mantova
2012: Art Festival Cerreto Laziale - 9 giugno - 7 ottobre
2012 Cerreto Laziale
La Nuova Pittura – PERSONALE 14 - 28 febbraio 2012 San
Donato Mil.se
2011: Ar[t]cevia 2011 300/2 26 agosto - 10 ottobre 2011
Arcevia - (AN) – Fabriano (AN)
Iron&Rust PERSONALE 13 marzo - 31 maggio 2011 – Vicenza
PERSONALE 17giugno 2010 - 20 luglio 2010 Acireale CT
2010: Tutto un museo su una parete luglio – ottobre Jesi
(AN)
Ar(t)cevia International Art Festival luglio – ottobre
2009: New Ars Italica - 3 - 18 ottobre 2009 Milano
Mostra PERSONALE 4 - 31 maggio 2009 Pisa
Ar(t)cevia International Art Festival agosto – ottobre
Arcevia AN
2008: AR(t)CEVIA International Art Contro-Festival - PERSONALE
5 settembre - 4 ottobre - Arcevia - AN
Metamorfosi&Universi – PERSONALE- 12 – 29 Aprile 2008
Pomezia - Rm –
2007: Acqua, sorgente d'amore 12- 24 Maggio 2007 Roma
Corpo, segno, superficie 31 marzo – 9 Aprile 2007 Ferrara
Testi
critici (estratti)
Quando ci accostiamo alla fotografia siamo portati a considerare
tale prodotto artistico un artificio attraverso il quale
veniamo a conoscenza di fatti, paesaggi, figure che in
qualche misura ci informano della realtà.[…]
Antonella Sassanelli, nell'estrinsecazione delle sue figurazioni
estetiche, parte proprio dalla fotografia elaborandola
con mezzi fisici e chimici (ruggine, acidi, diluenti ecc.)
fino ad ottenere immagini complete o parziali in cui le
radici fotografiche vanno dissolvendosi e trasformandosi
creando un che di primordiale materico che diventa simbolico
o evocativo di altri mondi.[…]
A volte siamo di fronte al dubbio se lo spazio stia corrompendo
le immagini o se queste stiano formandosi emergendo dal
nulla.
I toni cromatici sono molto contenuti: ne risulta un'interiorizzazione
che dai volti si espande nell'ambiente circostante.[…]
È un mondo psicologico sommerso che la Sassanelli cerca
di suggerirci attraverso modulazioni continue e ritmi
diversi che rendono molto articolata e complessa la sua
ricerca sulla metamorfosi della materia.
Silvano Battistotti - ArteGioia107 -
marzo 2014
Antonella
Sassanelli lavora su due piani: significato e significante.
Forte è la minuzia e l’attenzione con cui si concentra
sull’aspetto tecnico, ovvero sull’«artigianalità» dell’opera
d’arte. Con perizia nella tecnica dell’ossidazione, l’immagine
emerge dalla corrosione della tela attraverso un procedimento
di “scarnificazione”, di rimozione indotta che produce
in conclusione un effetto di straniamento spazio-temporale.
Il ritratto “rugginoso”, virato in seppia, pare arrivare
da un tempo remoto. In linea generale, considerando il
medium - la materia - congiunto al fine, questa artista
dimostra di saper lavorare praticamente tutto: fotografie,
tessere di mosaico, colla, pomice, spago, silicone, ferro
e acidi, il tutto accompagnato da testi e poesie dal suo
coté di narratrice. «Il contenuto di un’opera d’arte non
andrebbe mai spiegato», dice lei stessa quando le si chiede
“di cosa parlano” i suoi volti. C’è l’Uomo, non il paesaggio
al centro: diremmo il paesaggio umano, che definisce «tra
sopravvivenza e buona Novella». A vederli è inevitabile
andare a Bacon e Burri: i numi tutelari sembrano quelli.
Sassanelli evidenzia però come la rappresentazione della
condizione umana che intende manifestare, non sia solo
lacerata dal dubbio o dalla pena, ma aperta allo squarcio
di sole.
Emanuele Dolcini – giornalista- 2012