Artista poliedrico,
Eclario Barone, dal
1983 espone in Italia e all’estero
le sue opere di pittura, scultura,
incisione e video arte nelle
quali sviluppa il suo particolare
interesse per le contaminazioni
tra arte visiva e musica contemporanea.
Nato
a Salerno il 13 gennaio 1961
si trasferisce ancora giovane
per studiare Pittura presso
l’Accademia di Belle Arti
di Roma, dove diventa allievo
di Nato Frascà, Sandro
Trotti e Giampaolo Berto. Negli
anni successivi al suo percorso
formativo - durante il quale
conosce Luigi Caflisch e Mauro
Magni, che insieme a Barone
sono considerati i pittori più
emblematici nella scena artistica
romana - si interessa anche
all’incisione, alla scultura
polimaterica, alla ceramica
ed infine ai linguaggi multimediali,
senza dimenticare il suo impegno
nel campo teatrale. Ora è
docente di Pittura presso l’Accademia
di Belle Arti ‘Mario Sironi’
di Sassari e contemporaneamente
porta avanti la sua sfaccettata
ricerca artistica.
L’artista d’origini
campane tramite materie e strumenti
inusuali - come ad esempio il
il lucido da scarpe e i pettini
per capelli - crea strutture
modulari attraverso la contaminazione
di segni antichi e moderni e
soprattutto di arti diverse,
come la poesia, le espressioni
grafiche del mondo scientifico
e come abbiamo già detto
la musica.
I
Palinsesti di Barone,
come indica perfettamente la
definizione della parola scelta
a titolazione del lavoro, nascono
dalla stratificazione e dalla
cancellazione della materia
pittorica su tavole di legno.
L’approccio di Barone
al supporto ligneo, infatti,
assomiglia molto a quello adottato
dagli antichi con i manoscritti
di pergamena su cui, raschiata
via la prima scrittura, veniva
scritto di volta in volta un
nuovo testo.
Le opere esposte in occasione
dell’evento Bubble's Art-Science
– una serie d’incontri
organizzati dal Dott. Mario
Pissacroia che si dilatano lungo
l’estate 2012 –
nascono dalla stratificazione
nel tempo e nello spazio di
emozioni, di memorie, di esperienze
e stati d’animo individuali,
ed a volte collettivi, trasfigurati
grazie alla materia pittorica
e offerti in dono allo spettatore
in un modo tale che gli permetta
di volta in volta di smontare
i segni e le strutture e rimontarli
in base alla propria esperienza.