Breve
Biografia
Dino Paiano nasce a Lecce,città
nel meridione d'Italia,in cui compie i
suoi studi iniziandosi,contemporaneamente,all'arte
che avrà sempre un ruolo preminente nella
sua vita.Si laurea in Biologia
a Bari ma il suo amore per la
pittura lo porterà nel tempo a dedicarsi
esclusivamente ad essa.
Inizia ad esporre a Lecce nel
1969 accompagnato da lusinghieri
consensi che lo stimolano a continuare
le ricerche estetiche nella personale
direzione di un linguaggio nuovo ma pittorico
nel vero senso della parola. Si astrae
dalle mode del tempo per inseguire il
proprio sogno della pittura cavalcando
la creatività nella direzione che lui,
soltanto lui, può dare con coraggio, sacrificio
ed abnegazione.
Il contatto più importante e l'incoraggiamento
a proseguire gli vengono da Remo Brindisi
quando si trova di fronte alle riproduzioni
di alcune sue opere, di cui coglie tutta
la struggente malinconia e voglia di comunicarsi
al mondo.
Nel tempo il giovane Dino, ben presto,
varca gli angusti confini cittadini per
calcare altri spazi espositivi sia in
Italia sia all'estero. Raggiunta la piena
maturità espressiva, ma non domo, continua
la propria ricerca nella città natale
stimolato, in questo, dai dissesti di
una società in piena procella.
Il
profilo dell'artista
L'arte come purezza di
spirito: questo è il fine della
pittura di Dino Paiano.
Purificare se stessi attraverso la ricerca
artistica che quotidianamente confina
dietro un arido ma pur sempre consolatore
cavalletto a rincorrere chimere fin da
quando, imberbi, si sperava in un mondo
migliore.Ora, qualche btanco riflesso
tra i capelli, oltre a farlo meditare
su quanto prodotto lo stimola, con rinnovata
vigoria,a denunciare quanto siano gravi
le malattie che affliggono la società.
Dino, allora, padroneggia il senso di
sconforto che sembra come materializzarsi
dalle sue opere tramutandolo in una "calma
del nulla" di oggetti, figure, ambienti
scavati, svuotati, smembrati da un horror
vacui dal senso ontologico.
Le cose appaiono annichilite forse dal
dubbio o dalla certezza del nulla, del
non-senso. Anche gli esseri sono leggeri,
ma la loro leggerezza non è data dalla
libertà della coscienza, anzi è il vuoto
a costituirli. Viola smorto, verde muffito,arancio
nostalgico, celeste-azzurro discreto,
turchino sono i colori filtrati da un'esistenza
ormai senza coscienza; in balia degli
eventi. Scriveva Umberto Saba:"Or
due/cose nel cuore lasciano un'impronta/dolce:
la donna che regola il passo/leggero al
tuo la prima volta, il bimbo/che, al fine
tu lo salvi, fiducioso/mette la sua manina
nella tua".E le opere di
Dino Paiano sembrano proprio
accompagnarsi a noi fruitori come donne,per
la prima volta; mentre, in realtà, sono
esse stesse a guidarci e noi, i bambini,
offriamo fiduciosi la mano.