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SPECIALE |
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LA
BIENNALE D'ARTE DI VENEZIA 2013
IL
Palazzo Enciclopedico di Massimiliano
Gioni. |
Dal
1 giugno al 24 novembre |
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IL
PROGETTO DELLA BIENNALE
Massimiliano
Gioni è il
curatore generale della 55ma
Biennale d'Arte di Venezia
2013 e apre la grande
mostra al pubblico nazionale
e internazionale con un progetto
del tutto sorprendente, il
titolo della biennale e dell'intero
progetto si intitola
"IL PALAZZO ENCICLOPEDICO",
apparentemente sembra un progetto
accademico - (enciclopedico)
-, ma andando a scoprire di
cosa si tratta, allora vediamo
che è un progetto complesso.
Si tratta di una vicenda
di un artista, nel
1955, racconta GionI, Marino
Auriti, artista auto-didatta,
depositava all'ufficio dei
brevetti negli Stati Uniti
i progetti del suo Palazzo
Enciclopedico che, rappresentava
un museo e doveva ospitare
tutto il sapere dell'umanità,
dalla scoperta della ruota
ai satelliti. Il modello del
Palazzo, era costituito in
senso verticale di 136 piani
e doveva erssere inserito
a Washington.
Auriti non
riusci nella sua impresa perchè
il progetto essendo eccentrico
e immaginario non era realizzabile,
Gioni con
l'occasione della Biennale
vuole in qualche modo realizzare
il sogno dell'artista italo-americano,
creando un'unica mostra
nella biennale e
portare le conoscenze degli
artisti di ogni paese.
Parlando del sogno
o sogni, Gioni al Padiglione
Centrale ai giardini,
presenta il Libro
Rosso di uno dei
padri della psicologia, Carl
Gustav Jung e questo
ci sembra interessante,
è un manoscritto illustrato
che Jung si è dedicato
per più di 16 anni,
illustrando visioni e fantasie,
Gioni con questa esposizione
vuole farci riflettere sulle
immagini interiori
e sui sogni, la biennale quest'anno
racconta questo grande tema.
Non vogliamo dilungarci troppo,
ma scoprire con i nostri occhi
questa biennale, se rimane
nel concetto del contemporaneo
o si ripara nelle
idee museali
come ha descritto Gioni, il
sogno e l'immaginazione rimane
ancora un argomento da scoprire
e sembra che il curatore nè
è rimasto affascinato.
Nella foto storica in bianco/nero,
Marino Auriti
con il suo progetto immaginario
del suo Palazzo Enciclopedico
che doveva avere 136 piani
e ospitare tutto il sapere
dell'umanità, di questo
progetto si è ispirato
il cutatore della 55ma Biennale
d'Arte di Venezia Massimiliano
Gioni.
sognoelektra.redazione
Pubblicazione
27 maggio 2013
INFO:
labiennale.org
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Massimiliano
Gioni
Foto di Francesco Galli
Courtesy: la Biennale di Venezia
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Il
Presidente della Biennale e il
Curatore. Baratta e Gioni |
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Massimiliano
Gioni
Foto: Giorgio Zucchiatti
Courtesy: la Biennale di Venezia
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Tutto
su
Massimiliano Gioni
Nato nel 1973
a Busto Arsizio è curatore
e critico di arte contemporanea. Ha
un'esperienza sul campo a 360 gradi,
infatti è ' il Direttore artistico
della Fondazione Nicola Trussardi
di Milano che lo ha rilanciato nell'arte,
e' anche Associate Director e Director
of Exhibitions del New Museum of Contemporary
Art di New York. Così giovane
vanta altre esperienze come la direzione
della 8. Biennale di Gwangiu nel 2010
e nel 2003 ha curato la mostra dal
titolo “La Zona” per la
50. Esposizione Internazionale d’Arte
della Biennale
di Venezia.
E' stato il co-curatore della biennale
di arte contemporanea itinerante Manifesta
5 nel 2004,
e nel 2006 ha curato la 4. Biennale
di Berlino in collaborazione con l’artista
Maurizio Cattelan e la
curatrice Ali Subotnick.
Con Cattelan e Subotnick nasce una
collaborazione, infatti con loro ha
fondato la rivista Charley e lo spazio
no profit
The Wrong Gallery, inizialmente allestita
nel 2002 a New York e ospitata nel
2005 alla Tate Modern
di Londra.
Gioni ha curato tante mostre collettive
– tra cui si ricordano “Ghosts
in the Machine”, “Ostalgia”
e “After Nature” al New
Museum – e mostre personali,
tra gli altri, Pawel Althamer, Tacita
Dean, Urs Fischer, Fischli e Weiss,
Paul McCarthy, Pipilotti Rist, Anri
Sala, Tino Sehgal, Paola Pivi.
E' anche Caporedattore della rivista
Flash Art a New York dal 2000 al 2003,
Gioni ha collaborato con
importanti riviste d’arte contemporanea
tra cui Artforum, Art Press, Frieze,
Parkett e pubblicato saggi e cataloghi
con Charta, Mondadori, Phaidon, Les
Presses du Reel e Rizzoli.
Con la 55ma Biennale d'arte di Venezia,
il curatore e critico d'arte si può
dire che ha avuto tutto dall'arte
contemporanea e come esponente in
prima linea ai massimi livelli ha
contribuito con il suo sapere alla
crescita dell'arte contemporanea.
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