La
Triennale propone per Expo
il padiglione tematico Arts &
Foods, s’intende un connubio
tra arte e cibo, il padiglione si
trova all’interno e all’esterno
della Triennale aperto prima dell’apertura
di Expo con l’allestimento dello
Studio Italo Rota, in questa occasione
mette il luce e in relazione linguaggi
visivi e sculture che dal 1951 periodo
della prima Expo di Londra hanno trattato
il cibo, la nutrizione e il convivio.
Progetto ed estetica del
panorama mondiale, come relazionarci
con il cibo? Quali soluzioni da adottare?
Strumenti di cucina, le tavole apparecchiate,
il picnic fino ad arrivare ai bar,
ristoranti, il cibo in viaggio, in
strada, in aereo e persino nello spazio,
come viene prodotto il cibo, quali
sono i suoi spazi di produzione.
Entrano in scena
gli artisti, fotografi, designer,
anche musicisti e film makers, scrittori,
grafici e architetti, un fast food
di professionisti nel raccontare il
tema del cibo passando dalle correnti
artistiche. L’esposizione di
Milano che ha per tema - Nutrire il
pianeta, Energia per la vita - viaggia
attraverso centinaia di opere, oggetti
e documenti che provengono da musei,
istituzioni e collezioni private,
compresi i collezionisti e artisti
di tutto il mondo.
Per questa operazione mondiale
come abbiamo anticipato si intrecciano
tutti i linguaggi dell’arte
come la pittura, la scultura, la fotografia,
la pubblicità, il design il
video, l’architettura, l’installazione
e perché no, anche il cinema,
musica e letteratura. Una scommessa
ambiziosa che vedremo alla Triennale.
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Giunti
all’ottava edizione
del Design Museum della Triennale
di Milano per Expo 2015 si può
visitare “Cucine & Ultracorpi”,
anche questa esposizione è
curata da Germano Celant in collaborazione
con Silvana Annicchiarico.
La mostra è tratta
dal libro di fantascienza
l’invasione degli Ultracorpi
di Jack Finney del 1955 e dallo stesso
film di Don Siegel, opere di rottura
nell’immaginario collettivo.
Alieni che da invasori diventano cospiratori
che si infiltrano tra gli abitanti
della terra e ne prendono il comando.
La mostra racconta la lenta trasformazione
degli utensili da cucina in macchine
e automi. Ci troviamo nella metà
del XIX secolo e l'industrializzazione
arriva a sostituire le usanze dell’uomo
nel cucinare.
Si vuole raccontare
attraverso l’esposizione l’evoluzione
in Italia dei cosiddetti cospiratori,
cucine ed elettrodomestici fin dalla
prima documentazione ai giorni nostri
ovvero il 2015.
Gli Ultracorpi; frigorifero, caffettiere,
tostapane, microonde, trita rifiuti,
cappe assorbenti, bollitori, friggitrici,
gelatiere e mixer, che si sono sviluppati
dall’industrializzazione alla
diffusione di massa e ancora dall’automazione
al digitale; non mancano la pubblicità,
manuali, documentari, film, giochi
e libri.
Lo Studio Italo Rota rievoca
questo racconto ormai meccanico, ma
anche alieno e poco chiaro che trapassa
linguaggi di origini diverse e improbabili.
In evidenza l’umano e la macchina,
una cucina ripresa dalla fantascienza.
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