Il
progetto PostDimensione
– Viaggio
nell’arte contemporanea,
pensato per gli spazi del Torrione
Passari, è promosso dal
Comune di Molfetta
con il Patrocinio dell’Assessorato
alla Cultura della Provincia
di Bari e dell' Assessorato
al Mediterraneo della Regione
Puglia.
Quale evidente
avamposto per il monitoraggio
delle ricerche artistiche contemporanee
nazionali ed internazionali,
il Torrione Passari
di Molfetta continua
a trasmettere input visivi di
analisi delle pratiche attuali.
Per
la mostra PostDimensione
- Viaggio nell’arte contemporanea,
pensata in conformità
con tutti gli spazi espositivi,
la struttura austera e arcana
della torre ospita una selezione
di artisti (Alessandro
Bulgini, Jürgen Klauke,
Oleg Kulik, Katja Loher, Damir
Ocko, Yoko Ono, Daniele Puppi,
Jean Toche, Markus Willeke,
Lin Yilin) provenienti
da diverse aree geografiche,
accomunati sia dalla sperimentazione
dei linguaggi, sia dalla gestazione
di una immaginazione critica,
disinibita, comunicativa, a
volte ossessiva.
Se la dimensione parallela o
universo parallelo si pone come
universo ipotetico separato
e distinto dal nostro, ma coesistente
con esso, la “postDimensione”
si caratterizza per
la sua derivazione dalla realtà,
per il suo fondamento fornito
dal mondo attuale, ovviamente
imbevuto di un coacervo di entità
contingenti, utopistiche, ideologiche,
paradossali, eversive. Una dimensione
che comprende un multiverso
di linguaggi e una molteplicità
di attitudini.
L’ambiente
globale diventa un luogo di
esperienza che trascende i confini
geografici ed etnici, di classe
e nazionalità, di religione
e ideologia. Esso unisce tutti
i generi umani.
Negli
ambiti attuali della cultura
sembra esserci una tendenza
inversa, orientata verso una
crescente divisione, dove ogni
territorio va alla ricerca della
propria identità culturale.
Nell’arte esiste una messa
in relazione tra ciò
che è globale e ciò
che è locale, il cui
dialogo è fonte di creatività.
Alcuni artisti reagiscono utilizzando
soggetti e mezzi di espressione
poliedrici (Bulgini,
Willeke), quali suono
e performance (Klauke,
Ocko), trasferiti in
nuovi contesti, altri, invece,
sviluppano approcci e metodologie
dalla nuova tecnologia (Loher,
Puppi), o si insidiano
nell’apparato collettivo
della comunicazione mediale
(Toche, Yilin).
Altrove, prassi fisiche eversive
adottate da Oleg Kulik,
trasformato in un cane accanito
ad attaccare i passanti, o tattiche
comunicative sviluppate da Yoko
Ono, dichiarano l'esistenza
di spazi interagenti, non asettici
e distaccati, ma vettori di
questioni mentali, culturali,
sociali.
Il
percorso espositivo, progettato
per il Torrione Passari, oltrepassa
gli intenti propagandistici
di matrice politica, nello stesso
tempo si allontana dalla celebrazione
dell’arte contemporanea
come qualcosa di esotico e di
“trendy”, motivato
dal mercato e dalla celebrazione
mediatica, finanche dal trionfalismo
delle strutture locali di governo.
Dopo
importanti interventi site-specific,
realizzati a Molfetta dal 2002
ad oggi, tra i quali
ricordiamo: Jannis Kounellis,
Gilberto Zorio, Joseph Kosuth,
Daniel Spoerri, fino a H.H.Lim,
Rui Chafes, Kader Attia, Mona
Hatoum, John Bock e Carsten
Nicolai; questa mostra rappresenta
un’altra tappa di attenta
ricognizione sul contemporaneo
con tutte le sue possibili sfaccettature
linguistiche.
Il
progetto postDimensione
intende anche demitizzare tutte
quelle espressioni locali che
anelano, consciamente o inconsciamente,
ad essere globali. Purtroppo
l’arte, che si trova a
percorre l’era globale,
non potrà mai essere
consumata velocemente, perché
è differente dal meccanismo
di produzione e consumazione
di immagini obsolete.
Il
mondo di oggi sembra reinventare
se stesso attraverso il discorso
della globalizzazione. Si sa,
ormai, che il tempo e lo spazio
si sono ridotti grazie all’avvento
di più veloci mezzi di
trasporto e comunicazione. Il
colonialismo sembra esorcizzato,
la modernità ridicolizzata.
Una forte pressione sulle nuove
società industrializzate,
nonché sulle comunità
asiatiche, fa resuscitare nuove
oasi di un capitalismo “liberale
e democratico”, al servizio
del “dogma economico”.
Il sistema delle multinazionali,
unito a quello della finanza
mondiale, si impegna a veicolare/importare
prodotti monoculturali e stili
di vita fin troppo anestetizzati.
Mentre l’arte, nel suo
procedere aperto e ricettivo,
recepisce la dimensione globale
e il suo impatto, tenta di metabolizzarla
in una “postRealtà”,
una dimensione della realtà
spostata all’interno di
una condizione identitaria “flessibile”
e in perpetuo movimento. Tuttavia
essa non accetta il compromesso
di una sfera artistica intesa
come puro esercizio di stile,
o come esasperato estetismo
formale, essendo una post-realtà
che controbatte visivamente
e concettualmente al cambiamento
cognitivo d’oggi, che
insiste sull’esperienza
dell’uomo agito da un
instabile processo di assemblaggio
di culture e reti dove poter
“navigare” e “naufragare”,
assillato da una comunicazione
decentralizzata e ambivalente,
che disorienta e distrae. Così
gli artisti invitati si addentrano
tra le percezioni di una realtà
complessa, sfumata, incerta,
paradossale e caotica.
www.torrionepassari.it
Luogo
espositivo:
Torrione Passari Via Sant'Orsola
7, Molfetta (Ba)
Inaugurazione:
18 Settembre - ore 19.00
Periodo espositivo:
18 settembre - 31 ottobre 2010
Orari apertura:
dalle10.30 alle 12.30 - dalle
18.00 alle 21.00
Ideazione
e Progetto: Giacomo
Zaza
Organizzazione
e Comunicazione: Michela
Casavola
Tel: 347 4823583
e-mail:
michelacasavola@gmail.com
skype:
michelacasavola
Segreteria
organizzativa: Associazione
Culturale @rtistika
340
4849912 • leo.mezzina@libero.it
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