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SPAZIO
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LUIGI
PECCI |
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ARTE
E OMOSSESSUALITA' |
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GIORNO
DELLA
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FUTURISMI |
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MATTIA
MORENI |
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Ignazio
Fresu |
Ignazio
Fresu, artista-scultore è
nato a Cagliari nel 1957, vive
e lavora a Prato. Nel 1975 si
trasferisce a Firenze per frequentare
l'Accademia di Belle Arti. La
sua attività espositiva
molto intensa si svolge in Italia
e all’estero, collabora
con riviste del settore artistico
come redattore su diverse testate
web e cartacee collabora per le
pubblicazione con il Museo Pecci
di Prato. |
Dal
testo di Daniele Ricci
"Il tema della transitorietà
di ogni cosa, si riflette nell’attività
dello scultore italiano, impregnata
di grecismo e di filosofia. La
sua poetica si prefigge di dare
un volto alla bellezza dell’effimero
e di ritrarre l’eterno inganno
perpetrato dal tempo." |
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ARTICOLI
IN
ARCHIVIO |
di
Ignazio Fresu
Interviste 2° Pagina
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>Articoli
(2)
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(punti
di vista)
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di
Ignazio Fresu
Il
MAGI 900, Museo
delle Eccellenze
artistiche e storiche
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A
Pieve di Cento, sull’esempio
delle grandi strutture europee nate
negli ultimi decenni come centri permanenti
di produzione e promozione culturale,
è sorto, per volontà di
Giulio Bargellini,
un museo che rappresenta
un’autentica novità in
Italia nel rapporto tra il pubblico,
l’arte e la cultura in generale.
Il
Museo d’Arte delle Generazioni
italiane del ‘900 “G. Bargellini”,
inaugurato nel 2000 si prefigge di creare
uno spazio dedicato all’arte del
passato e del futuro. Nasce non come
luogo di mera conservazione dell’arte,
ma come centro multimediale di promozione
artistica e culturale.
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di
Ignazio Fresu
Un
progetto da evidenziare
Il
Magi del ‘900
e la Biennale di Malindi
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In
arabo “safari” indica spostamento,
andare da un luogo all’altro e
dunque nomadismo e non caccia grossa.-
Così esordisce, esponendo quei
concetti a lui cari su nomadismo e tribù
dell’arte, Achille Bonito
Oliva alla presentazione della
3°Edizione della Biennale
di Malindi da lui curata. Gli
artisti contemporanei – prosegue
– hanno nel XXI secolo confermato
un’attitudine che proviene dalle
avanguardie storiche, neo-avanguardie
e transavanguardia del XX secolo e consiste
nell’assunzione di un’ottica
multiculturale, trans-nazionale e multimediale.
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di
Ignazio Fresu
COME
EVITARE LA MERCIFICAZIONE DELL’ARTE
NELL’ERA DELLA SUA RIPRODUCIBILITÀ
TECNICA
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Alla fine dello scorso
mese si è celebrato a Bologna
l’annuale rito dell’Arte
Fiera, la più importante
mostra mercato dell’arte italiana
dove gallerie d’arte provenienti
da tutto il mondo, espongono in vendita
le opere dei loro artisti.
Quest’anno
l’importante vetrina è
apparsa sottotono rispetto alle precedenti
edizioni, sia per il forte calo di presenze
degli espositori che dei visitatori.
Come valutare questo fatto? causa della
crisi economica o primo passo verso
una ritrovata consapevolezza che considera
l’arte non più solo merce?
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di
Ignazio Fresu
La Rivelazione
come Dissonanza
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Nel
suo celebre aforisma 125, Nietzsche
sosteneva che i valori assoluti in
cui potersi unanimemente riconoscere
erano morti, che ogni morale si basa
su principi astratti e che non è
dato conoscere la realtà ma
solo l’apparenza.
Questa dimensione traumatica è
solo un momento di passaggio in relazione
ad un contesto più ampio che
prevede l’avvento di un uomo
nuovo.
La presa d’atto che non ci sono
più verità, nemmeno
quelle di più alto valore,
ad una lettura superficiale apre la
strada al nichilismo.
In realtà l’uomo della
morale è un uomo parziale,
è ciò che la morale
gli consente di essere, attraverso
imposizioni sociali che mirano alla
negazione della sua individualità.
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l'articolo (Foto:
Friedrich Nietzsche)
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La ricerca artistica nella dinamica
artista/fruitore
di
Ignazio Fresu
Foto: Sognoelektra Project Art |
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Se
la ricerca, parafrasando Nietzsche,
è “volontà di conoscenza”,
tutte le azioni umane in quanto tali,
sono fondate sulla ricerca attraverso
la scienza e l’arte
ad eccezione delle religioni che pur
avendo già dal più lontano
passato, un ruolo centrale per l’uomo
ed in tutti i sistemi sociali, si oppongono
alla “volontà di conoscenza”
considerandola all’origine del
male.
La ricerca ha spesso
visto minacciata la propria stessa esistenza
perché vista in opposizione alla
fede che per sua stessa natura non è
oggetto di discussione.
Sia la ricerca scientifica che artistica
sono state osteggiate ma l’arte,
in tutte le sue forme, ha in sé
il particolare vantaggio di porre il
fruitore in una condizione privilegiata
rispetto ad una conoscenza unidirezionale.
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Foto:
Sognoelektra Project Art
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Aspettando la 54. Biennale
di Venezia
di
Ignazio Fresu
La
Biennale di Venezia
offre uno spaccato
del nostro presente
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La
Biennale di Venezia offre
uno spaccato del nostro presente assolvendo
al compito, unico nel suo genere, di
mostrare l'arte della contemporaneità,
le tendenze, le scuole, i movimenti,
gli artisti, attraverso le partecipazioni
nazionali.
Per questa sua particolare unicità
La Biennale di Venezia è una
grande confederazione dell’arte,
dove le nazioni nella loro indipendenza
ed autonomia culturale, si ritrovano
in un luogo universalmente sacralizzato
alla cultura, a mostrare le opere dei
loro artisti.
La storia della Biennale di
Venezia è una storia
di collaborazioni tra gli Stati, che
anticipa tutte le grandi organizzazioni
internazionali sorte in difesa e per
lo sviluppo della cultura nel mondo.
In un certo senso è investita
dallo stesso spirito che alla fine del
XIX secolo vide le nazioni organizzare
la prima Olimpiade dell'era moderna
svoltasi ad Atene nel 1896, ma anche
la grande Esposizione Universale di
Parigi del 1889.
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INTERVISTE
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L'ITALIA
A PRATO
FRA TAGLI E CULTURA
DEL FARE
Ignazio Fresu Intervista
l’assessore alla cultura
Anna Beltrame
di
Ignazio Fresu
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Già
dagli anni settanta Prato è stata
un esempio in Italia e nel mondo per
l’attenzione nei confronti della
arte contemporanea.
Oggi, lei, in qualità di assessore
alla cultura di Prato, alla sostanziale
riduzione del budget a disposizione
dell’Amministrazione Comunale
a seguito della legge Finanziaria che
permette di stanziare solo il 20% della
spesa sostenuta nel 2009 per le attività
culturali, come intende affrontare questa
grave difficoltà, dal momento
che, come si auspica da più parti
e trasversalmente alle appartenenze
politiche, la cultura viene considerata
un’importante componente per superare
la crisi che attanaglia in modo particolare
la nostra città?
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La
passione del collezionismo
Ignazio Fresu
intervista Carlo Palli
di
Ignazio Fresu
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Siamo
a casa di Carlo Palli, uno dei maggiori
promotori dell’arte contemporanea
a Prato, in una casa che è un
museo di arte contemporanea, assolutamente
raro nel panorama dell’arte.Come
è nata questa grande idea, come
è stato questo percorso nel mondo
dell’arte?
Ho cominciato come mercante “da
marciapiede” nei primi anni sessanta
e come spettatore delle aste di Farsetti.
Questo periodo di tirocinio è
servito per fare delle conoscenze, per
entrare in questo mondo e fare delle
esperienze. Dopo iniziai a lavorare
seriamente aprendo due gallerie stagionali
che facevano aste “da mare e da
montagna”. Aprii una galleria
a Lido degli Estensi in provincia di
Ferrara e una a Roccaraso in Abruzzo
per il breve periodo delle vacanze invernali.
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tutte le interviste |
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Un
EX del FUTURO
CONTEMPORANEO
Lorenzo Giusti,
storico dell'arte
e critico. Attualmente uno dei
due
curatori del nuovo Centro per
l’arte contemporanea di
Firenze: EX3. |
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