Finanziamento Agenda Digitale Europea
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EUROPA
a cura della Redazione

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Nella Foto NEELIE KROES
Finanziamenti per l’Agenda Digitale

EUROPA. BRUXELLES
L’Europa e l’Agenda Digitale, il gruppo KET (gruppo ad alto livello di Bruxelles)

 

 

 

 
 
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Finanziamenti per l’Agenda Digitale
EUROPA. BRUXELLES
L’Europa e l’Agenda Digitale, il gruppo KET (gruppo di alto livello di Bruxelles)

 

27 febbraio 2013
La Vice Presidente NEELIE KROES della commissione europea, responsabile per l’Agenda Digitale elenca i cinque punti per rilanciare l’Europa.

Primo punto. Il 27 febbraio 2013 è stato discusso il tema dell’agenda digitale in Europa, Neelie Kroes, vice-presidente della commissione europea per l’agenda digitale dichiara di mettere a disposizione i fondi dell’unione.
Questo per unire attraverso la tecnologia tutta l’Europa ma, anche un investimento per dare lavoro in Europa attraverso la produzione di alta tecnologia. Saranno messe in relazione le autorità pubbliche e l’industria che seguiranno un progetto pilota. Più investimenti nel 2013 già avviati nel 2012 per arrivare al 2020 con la copertura dell’Unione Europea per l’agenda digitale.
L’impegno allora consiste di unire comune-industria per tutti gli stati membri. Crescita nell’occupazione in Europa.

Secondo punto. Più attenzione per le piccole-medie imprese, fondamentali per la piccola e media industria dando il sostegno alle capacità di produzione e strutture di ricerca.

Terzo punto. Rafforzare la leadership industriale e la competitività per essere più capaci nel risolvere i problemi nella società e viceversa.

Quarto punto. L’accesso ai finanziamenti, la Banca Europea per gli investimenti e sviluppare fonti di finanziamento privato.

Quinto punto. Le risorse per sostenere questi settori che sono essenziali comprese le risorse umane. Lavorare con il settore privato e l’istruzione.

Un esempio? Nella Microelettronica si lancerà presto una strategia ambiziosa per riportare l’Europa al centro, unendo le risorse e con la crescita dell’Hi-tech e colmare le lacune tra la ricerca, sviluppo e il mercato, diventare una realtà credibile nel mondo.

Gli Ambasciatori di ogni Stato membro, dovranno diffondere le informazioni alle autorità nazionali e inserirle nei loro programmi di ricerca, di innovazione e per finire nuove idee di strategie per la crescita.

 

Mario Monti, a sinistra, e José Manuel Barroso

 
 
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sognoelektra.redazione
Pubblicazione 27 Febbraio 2013



 
 
 
Nella Foto: José Manuel Barroso (Coustesy Unione Europea)

Unione Europea e il Premio Nobel nel 2012
 
 
 
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