Come le Olimpiadi di Londra 2012, anche la biennale di Architettura sotto la presidenza di Paolo Baratta è attenta a inserire altre nazioni del globo terrestre, ed ecco la novità, sono presenti per la prima volta il Kuwait, la Repubblica del Kosovo, l'Angola e il Perù. Paesi che non erano presenti all'ultima biennale delle arti visive, che si svolge a Venezia. David Chipperfield è il direttore di questa biennale intitolata Common Ground, (terreno comune) l'idea è quella di sottolineare tutto quello che abbiamo in comune, un tema importante per unire e non dividere i paesi specialmente in questo difficile e caotico periodo storico.

Chipperfield sottolinea con queste parole chiave - comunità, città, pubblico, comune - il suo intento e spiega con chiarezza e sensibilità il progetto della biennale, quindi non solo uno spazio condiviso, ma idee condivise da professionisti del settore recuperando la storia, le varie esperienze e i linguaggi per costruire appunto un terreno comune e valorizzare la cultura architettonica e non per sostenere la speculazione edilizia e commerciale.

Il Made in Italy di Luca Zevi.
Il Padiglione Italia curato da Luca Zevi, nominato dal ministro Lorenzo Ornaghi, del ministero dei Beni culturali, vuole sperimentare l'unione tra cultura e business come riflessione della crisi economica, dell'architettura e del territorio per un nuovo sviluppo del paese. Il progetto parte dalla storia dell'Olivetti e dell'architettura in Italia, considerazioni sul presente-futuro dell'Expo del 2015 a Milano e il risultato della mostra alla biennale dell'architettura della 13ma edizione.

Ed ecco i paesi nazionali partecipanti: Albania, Angola (1°partecipazione), Argentina, Australia, Austria - Bahrain Regno del Background, Belgio, Brasile - Canada, Repubblica Ceca e Slovacca, Cile, Cina, Cipro, Corea, Croazia - Danimarca - Egitto, Estonia - Finlandia, Francia - Georgia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia - Irlanda, Israele - Italia - Kosovo (1°partecipazione), Kuwait (1°partecipazione) - Lettonia, Lussemburgo - Macedonia, Malesia, Messico, Montenegro - Olanda - Paesi nordici: Finlandia, Norvegia, Svezia - Perù (1°partecipazione), Polonia, Portogallo - Romania, Russia - Serbia, Repubblica Slovenia - Spagna, Stati Uniti America, Svizzera - Thailandia - Ucraina, Ungheria, Uruguay - e per finire il Venezuela. Come nello Sport delle Olimpiadi, anche l'Arte unisce senza distinzione e pregiudizi religiosi o politici, l'architettura al servizio dell'umanità e per l'umanità.

Non mancheranno gli eventi culturali, curati da Enti e Istituzioni internazionali e scelti dallo stesso direttore.

Una visione d'insieme per questo evento unico nel suo genere, nonchè sociale, mentre per un approfondimento seguiremo con forte interesse i paesi, i progetti e gli eventi culturali per raccontare a stratificazioni la biennale dell'architettura veneziana.

sognoelektra.redazione
Pubblicazione 29 Luglio 2012