LA
FONDAZIONE
La Fondazione Sandretto
Re Rebaudengo nasce
nel 1995, con sede a Guarene
d’Alba. Patrizia
Sandretto si occupa di collezionismo
d’arte fin dai primi anni
’90, coltivando
una passione che, con l’inaugurazione
della Fondazione, riesce a trasformare
in lavoro. L’ambito contemporaneo
di cui si occupa le permette
di essere a contatto con molti
artisti, dei quali si fa promotrice
cercando di anticipare la critica
della storia, come lei stessa
dice in un’intervista
rilasciata in occasione della
mostra globowl: “E’
una grande emozione e anche
una sfida scegliere artisti
ed opere che solo nei prossimi
anni saranno sottoposte al vaglio
della storia e che oggi comunque
contribuiscono alla crescita
culturale della nostra società.
Il mio impegno, oltre a collezionare,
è anche quello di commissionare
e partecipare alla produzione
di opere nuove, promuovendo
i giovani artisti e permettendo
loro di sviluppare progetti
ambiziosi.”
A Guarene d’Alba
si tengono negli anni cinque
edizioni con rispettive mostre
del primo importante premio
italiano per giovani artisti,
a cui parteciparono, tra gli
altri, Maurizio Cattelan
e Vanessa Beecroft.
Da queste premesse inizia la
collaborazione con Francesco
Bonami, direttore artistico
della Biennale di Venezia del
2003, e attuale direttore artistico
della Fondazione.
Nel 2002 la Sandretto, grazie
al successo riscontrato, apre
una sede a Torino, allargando
le esposizioni anche ad altri
ambiti culturali contemporanei
(fotografia, cinema, danza,
letteratura), con lo stesso
obiettivo di promozioni dei
giovani artisti sul panorama
nazionale e non; in questo è
aiutata dalle importanti collaborazioni
con i più importanti
centri (ricordiamo tra questi:
il MART di Rovereto
e Trento, il Museo Hara di Tokyo,
la Serpentine Gallery di Londra).
A Torino nasce anche un ben
organizzato gruppo di didattica
per bambini e adulti,
che permette la gestione di
incontri con le scuole, guide
alle mostre, corsi di formazione
di propedeutica dell’arte
e mette a disposizione del pubblico
un gruppo di mediatori culturali
per interrogare e aiutare a
comprendere le opere esposte.
La Sandretto si impegna anche
nel campo editoriale, stampando
cataloghi e quaderni critico-scientifici.
Grazie al successo del suo lavoro,
nel 2006 apre la terza
sede espositiva a Ciriè,
in Villa Remmet.
LE
SEDI
Nel 1997, con la completa ristrutturazione
del Palazzo settecentesco
Re Rebaudengo, tutelato
dalla Sovrintendenza ai Beni
Culturali e Ambientali, la Fondazione
Sandretto apre per la prima
volta. Questo spazio, restaurato
dagli architetti Corrado Levi,
Alessandra Raso e Alberto Rolla,
grazie alla compenetrazione
del contemporaneo con il moderno,
permette la gestione delle mostre,
attività cardine della
stessa, nonché di presentazioni
di libri e film, conferenze,
laboratori creativi. In questa
sede ha luogo il Premio Regione
Piemonte, presieduto da una
giuria internazionale per la
promozione dei giovani artisti.
L’edificio, nel centro
della cittadina, ha una struttura
complessa scaturita dalle successive
edificazioni. Il restauro, consideratone
il valore storico, ha mantenuto
la struttura originaria, dando
però luogo a una nuova
distribuzione degli spazi, con
l’aggiunta di rampe e
scale, la trasformazione delle
finestre in passaggi e la rivisitazione
del giardino, per permettere
un migliore svolgimento delle
attività. Il passaggio
al contemporaneo è evidenziato
con l’utilizzo di materiali
quali lo zinco, il cemento armato
e l’erba artificiale.
Nel
2002 la Fondazione apre la
seconda sede a Torino, in via
Modane. Precedentemente
nella struttura si trovava la
ex fabbrica Fergat di cerchioni
per automobili. Come in altre
circostanze simili, si è
voluta dare una forte impronta
contemporanea con l’uso
di materiali neutri quali la
pietra di Lecce per gli esterni,
calcestruzzo levigato, intonaco
e legno di cedro per gli interni,
in modo da non influenzare le
esposizioni degli artisti con
un ambiente troppo caratterizzato.
Lo spazio espositivo è
versatile e permette installazioni
di grandi dimensioni; l’orizzontalità
della struttura facilita i lavori
di trasporto e sistemazione,
e semplifica il percorso delle
mostre ai visitatori. Il centro
possiede anche una project room
per le videoinstallazioni, un
moderno auditorium, aule per
la didattica. Data la modernità
e l’efficienza degli spazi,
quella di Torino è diventata
la sede principale della Sandretto.
LINEE
ARTISTICHE DELLA FONDAZIONE
La passione per l’arte
di Patrizia Sandretto si sviluppa
inizialmente nel collezionismo
privato. Dall’inizio degli
anni ’90 riesce a raccogliere
importanti opere, privilegiando
le produzioni a partire dagli
anni ’80. Inizialmente
la Fondazione decise di dividere
le opere della collezione nematicamente,
dando particolare rilievo alle
arti italiane, inglesi, alla
fotografia e all’arte
femminile. Con importanti mostre
e un intero anno di programmazione
specificatamente rivolto all’arte
femminile, questa sezione ha
assunto un ruolo particolarmente
importante.
La Fondazione pone i suoi obiettivi
nel sostegno dei giovani artisti
e nella promozione dell’arte
contemporanea, in un contesto
italiano poco attento.
LA
COLLEZIONE PERMANENTE SANDRETTO
Da una prima forma privata,
la Collezione Sandretto
si apre al pubblico nel 1994
con una mostra dedicata a giovani
artisti inglesi (tra cui: Anish
Kapoor e Damian Hirst)
tenutasi in uno spazio industriale
a Sant’Antonino di Susa.
Data l’importanza l’esposizione
viene in seguito richiesta a
Modena, per la Palazzina dei
Giardini della Galleria Civica.
Con la nascita della Fondazione,
nel 1995, la Collezione le viene
data in comodato, e da quella
data è Francesco Bonami
a gestirne le esposizioni quale
direttore artistico.
Già dalla sua prima forma
privata la Collezione
era divisa per temi: arte italiana,
arte inglese, arte a Los Angeles,
arte femminile e fotografia.
Per la richiesta partecipazione
alla mostra organizzata dal
Museo d’Arte Contemporanea
del Castello di Rivoli avente
per tema “collezionismo
a Torino”, la Sandretto
decide di portare le opere al
femminile. Da questo momento
l’arte femminile avrà
molta importanza per la Fondazione,
alla quale nel 2004 verrà
dedicato l’intero anno
della programmazione.
La sede di Guarene d’Alba
è dal 1997 lo spazio
espositivo e viene organizzato
in relazione alle mostre in
corso nella sede di Torino.
Le opere vengono ospitate anche
da importanti centri internazionali,
con i quali spesso la Sandretto
ha organizzato delle mostre.
Rebecca
Mombelli
info
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane 16, Torino
Tel. 011-3797600
www.fsrr.org
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