Sei secoli di storia inglese sono ospitati in questa sezione della National Gallery londinese. È un museo di persone quello costituito qui un secolo e mezzo fa, con l’intenzione di raccogliere i ritratti degli uomini più importanti della storia inglese. Come tutto però, si è poi evoluta, diventando un album di persone che magari non hanno fatto la storia, ma hanno contribuito a renderla più colorata: così troviamo J.K. Rowlings, autrice della più grande tra le saghe contemporanee, quella di Harry Potter accanto a George Michael, in quanto più inglese di lui solo i fratelli reali William e Harry. Fino al 1969, infatti, era previsto che i personaggi dovessero essere deceduti da almeno dieci anni per poter esporre i loro ritratti, a meno che non fossero Reali, per dare tempo alla loro fama di stabilizzarsi; la regola non è più in vigore e anzi, la Galleria basa le sue esposizioni su prestiti e donazioni e su contatti con qualsiasi media per poter esibire i ritratti di personaggi famosi, anche fossero solo meteore.