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cura di Rebecca
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STONHENGE
Alla scoperta del sito preistorico
più famoso al mondo
Non
è inusuale, prendendo
un pulmann da Londra
per una gita fuori porta, di
immergersi nella più
incontaminata e verde campagna,
una volta lasciati i sobborghi
residenziali della città.
Ancora di più questo
accade se si è seduti
su un autobus turistico in direzione
Stonhenge,
dove i compagni di viaggio sono
gli appassionati del mistero
e
coppie di mezza età alla
ricerca di una domenica fuori
dalla confusione cittadina.
Non è inusuale, nemmeno,
che il viaggio sia tormentato
dalla pioggia, ma sembra proprio
che, sulla rotta per Stonhenge,
si debba conoscere la vera natura
della verde isola.
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EYEWITNESS
Hungarian photography in the
20th century
“Non
è sufficiente avere talento,
bisogna anche essere ungheresi”
Robert Capa
- Royal
Academy of Arts
London
Chiusa
il 2 ottobre scorso alla Royal
Academy of Art, l’esposizione
estiva sulla fotografia
ungherese lascerà
il segno, come molte delle recenti
mostre londinesi. Per riprendere
la citazione di Robert
Capa, al secolo Endre
Erno Friedmann, non è
sufficiente avere talento, e
la fama di questi cinque
fotografi attorno ai
quali è organizzata la
mostra ci assicura che loro
lo possedevano; ma in pochi
sanno che i cinque fotografi
attorno ai quali è organizzata
l’esposizione, condividono
anche l’origine
ungherese.
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Degas
and the Ballet: picturing movement
Royal
Academy of Arts London
17 settembre
- 11 dicembre 2011
“La
gente mi definisce il pittore
delle ballerine. Ciò
che mi interessa davvero, in
realtà, è la rappresentazione
del movimento”
Edgard
Degas.
Le
opere presentate, suddivise
in 10 sale, hanno come filo
conduttore l’attività
artistica di Edgar Degas,
ma sono ampliate e approfondite
grazie all’interlocuzione
delle stesse con l’arte
e le ricerche tecnico-scientifiche
a lui vicine.
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ROYAL
ACADEMY OF ARTS, London
La Royal Academy of Arts di
Londra fu fondata,
nel XVIII secoli, da artisti
e lavoratori nell’arte
per il godimento e la promozione
dell’arte stessa, attraverso
esposizioni, attività
educative e dibattiti. Istituzione
unica nel suo genere in quanto
privata ed indipendente, ha
ormai alle spalle un’esperienza
centenaria, da far diventare
un must qualsivoglia proposta:
era nello stesso progetto dei
fondatori, infatti, la creazione
di una sede espositiva aperta
al pubblico e di una scuola
attraverso la quale creare
una classe di artisti inglesi
e conseguentemente il mantenimento
e la prosecuzione delle loro
conoscenze attraverso i secoli.
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TOMAS
STRUTH, photographs 1978-2010
Whitechapel Gallery, London
Struth inizia
a usare la macchina fotografica
come supporto per i suoi dipinti;
l’intento era, fotografando
con varie esposizione le vie
di Dusseldorf, quello di ricreare
l’atmosfera degli immaginari
spazi urbani alla De Chirico,
inserendo poi, nel paesaggio,
le figure umane. È per
una esposizione organizzata
dall’Istituto d’arte
per cui studiava che decide
di spostare il suo interesse
sulla fotografia stessa, e sugli
spazi urbani in particolare,
senza il desiderio di ricrearne
un immaginario metafisico.
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NATIONAL
PORTRAIT GALLERY
storia,
premi e contemporaneità
Sei secoli di storia inglese
sono ospitati in questa sezione
della National Gallery londinese.
È un museo di persone
quello costituito qui un secolo
e mezzo fa, con l’intenzione
di raccogliere i ritratti degli
uomini più importanti
della storia inglese. Come tutto
però, si è poi
evoluta, diventando un album
di persone che magari non hanno
fatto la storia, ma hanno contribuito
a renderla più colorata:
così troviamo J.K.
Rowlings, autrice della
più grande tra le saghe
contemporanee, quella di Harry
Potter accanto a George
Michael, in quanto
più inglese di lui solo
i fratelli reali William
e Harry.
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Yohji
YAMAMOTO: grande retrospettiva
al
Victoria & Albert Museum,
London
Voglio
che la gente indossi i miei
abiti per almeno dieci anni,
così chiedo ai miei collaboratori
di produrre tessuti davvero
forti, finiti. È qualcosa
come disegnare vestiti militari.
A
trent’anni dalla prima
collezione presentata a Parigi
dallo stilista giapponese, il
londinese Victoria &
Albert Museum ci propone
una grande retrospettiva;
allestiti i lavori principali.
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TATE
BRITAIN - LONDRA L’Inghilterra
dai Tudor ad oggi.
Millbank
fu la prima sede della collezione
Tate. Poi questa divenne
di proporzioni tali da far necessitare
volumi maggiori e così,
dopo la ristrutturazione della
centrale elettrica di
Southbank, si decise
di trasportare le opere inglesi
nella “vecchia Tate”.
Per un Inghilterra
che ha inventato la democrazia
e il Parlamento, ha avuto la
prima grande Esposizione e il
primo piano anti inquinamento
del mondo, non è mai
stato facile gareggiare con
le colleghe europee in fatto
di arte: prima c’era l’Italia,
con i suoi geni, poi la Francia,
con i Maestri.
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TATE
MODERN - LONDRA
Storia di come una centrale
elettrica si trasformò
in un polo internazionale di
cultura
La Tate Modern di Londra
è una galleria bambina.
Bambina prodigio. Nata nella
sua prima forma nel 1897 a Millbank
– nella sede ora occupata
dalla Tate Britain -,
e allora una vecchia prigione
riorganizzata, si ingrandì
negli anni tanto da permettere
la qualificazione architettonica
di una centrale d’energia
elettrica situata in una zona
degradata della città.
Nel 2000, finiti i lavori, la
Tate Modern,
nella sua nuova veste, aprì
i battenti; da quel momento
non si è più fermata.
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JOAN
MIRO' – The Ladder to
Escape alla Tate Modern
di Londra
Joan
Mirò:
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OXFORD.
L’élite culturale
e l’immaginario inglese
La
prima parola che viene in mente
uscendo da Londra,
in un pulmann diretto a Oxford
è: élite. Lasciato
alle spalle il traffico della
metropoli, ecco che si aprono
a vista d’occhio colline
tonde, dolci e verdi, punteggiate
dal soffice bianco di qualche
pecora, da cavalli al pascolo
e da cottage incorniciati da
cespugli di rose. La seconda
parola è invece: Inghilterra.
È infatti così,
l’Oxfordshire,
e in particolare le campagne
della Cotswolds,
sono la rappresentazione più
lampante di quello che l’Inghilterra
è nell’immaginario
culturale.
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The
Courtauld Institute of Art and
The Gallery
C’è
chi conosce la Somerset House
come il luogo dove, ogni inverno,
viene installata una delle piste
di pattinaggio sul ghiaccio
più s uggestive di Londra;
altri invece la conoscono per
essere la sede del prestigioso
istituto di studi artistici
(ora collegio indipendente dell’università
di Londra) Courtauld.
L’elegante edificio della
Somerset, costruito nel 1770
da William Chambers a seguito
dello smantellamento dell’originale
palazzo rinascimentale, fu sede
di alcune tra le più
importanti Royal Societies,
fino che divenne domicilio del
Courtauld Institute of Art,
mentre è tuttora sede
del fisco.
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WESTMINSTER
ABBEY
Simbolo
del potere monarchico inglese
Nota
in tutto il mondo come sede
della sepoltura dei reali di
Inghilterra e della loro incoronazioni,
Westminster Abbey
è anche uno dei più
famosi esempi di architettura
gotica dell’isola.
Contrafforti, guglie, archi
rampanti e vetrate, nonché
una grossa torre edificata nel
1700. è quello che il
visitatore trova all’esterno
della stessa, se non si lascia
distrarre dalla magnifica House
of Parliment e dal
famosissimo Big Ben
che stanno appena dall’altra
parte della strada.
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THE
QUEEN’S WALK
Dal Tower Bridge alla Tate Gallery
È
noto che Londra,
per lungo tempo più grande
città al mondo, non è
una facile meta turistica: si
avrà mai abbastanza tempo
per vedere tutto quello che
può offrire? Chiaramente
la risposta è: NO!
Arte,
mercati, monumenti, artisti
di strada, ponti, colori, pub.
Se il tempo a disposizione è
minimo allora il consiglio è
di concedersi una passeggiata
lungo la Queen’s
Walk.
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CAMBRIDGE.
Antica città del Regno
Unito.
La
storia della città di
Cambridge è
strettamente legata alla sua
università,
tra le tre più prestigiose
al mondo. In realtà Cambridge
non è solo università,
ma molto altro.
Situata nel centro dell’Inghilterra,
tra verdissimi prati e, con
la stagione buona, distese di
daffodils, i narcisi gialli
di cui gli inglesi sono tanto
orgogliosi, è irrigata
dal Fiume Cam, che dà
il nome alla città. È
del resto una delle
più antiche città
dell’intero Regno Unito.
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Rebecca
Mombelli |
Rebecca Mombelli, diplomata
al liceo classico è laureata
in Lettere Moderne, indirizzo
Storico-Artistico, all'Università
degli Studi di Pavia, collabora
con testate web per pagine di
opinione e viaggi.
Interessata alla didattica museale
ha frequentato il Laboratorio
Bruno Munari di Milano, collaborando
per
uscite didattiche ad alcune
mostre d'arte con scuole elementari.
Attualmente vive a Londra.
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