Nello
spazio espositivo di Campo
della Tana, proprio
di fronte all’entrata
dell’Arsenale, si scompongono
ineffabili ed evocative le immagini
di Alessandro Verdi.
Navigare l’incertezza,
ma il naufragar è tutt’altro
che dolce. L’esistenza
umana è per Verdi un
dubbio continuo, un oscillazione
quasi ritmica tra momenti di
lucidità e di smarrimento,
tra realtà e sogno. Si
tratta di uno spazio psico-fisico
trattato, anche tecnicamente,
come un mare indistinto in cui
le visioni si mescolano dando
vita a molteplici significati.
Le tinte e le tecniche si allineano
con questa poetica: la pittura
di Verdi si compone di un tratto
spontaneo, raffinato e sottile
che ricorda la tradizione calligrafica
giapponese. Al tempo stesso
si libera dalle sue opere un’energia
sensuale, primitiva, persino
brutale, che riconduce a quella
tensione interna riconoscibile
in tutta la sua opera. Il colore
e la sua consistenza, dallo
sfumato sino alla scelta materica,
evoca tale tensione: la sensazione
che si ha è quella di
figure che non si rivelano mai
ma si limitano solo ad apparire,
lasciando al pubblico il compito
e la libertà di distinguere
il soggetto all’interno
di uno spazio indistinto. Il
percorso di forme e ombre si
materializza sulle pareti bianchissime
quanto più è la
capacità del visitatore
di cogliere le intuizioni di
Verdi e trasformarle in immagini,
come in una dimensione onirica
in cui artista e pubblico sono
coinvolti.
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In
questo senso dunque l’allestimento
di Bonito Oliva
è molto teatrale: le
stesse tele sembrano sipari
sottili che mostrano meno di
quanto vorrebbero lasciando
grande spazio alla libertà.
Il curatore parla di Verdi come
dotato di “incandescente
carica eversiva” e all’artista
ha dedicato un intervento critico
sul catalogo edito per l’occasione.
Alessandro Verdi
è nato nel 1960 a Bergamo,
vive e lavora a Ambivere. L’allestimento
è stato possibile grazie
all’intervento di amici
e collezionisti, uniti da un
comune desiderio di promozione
dell’artista anche nell’ambito
della 53. Biennale.
La mostra rientra infatti all’interno
degli Eventi Collaterali
dell’Esposizione d’Arte
della Biennale di Venezia
e resterà pertanto aperta
fino al 22 novembre 2009.
Aurora
Tamigio - Testo e servizio fotografico
Settembre 2009
Alessandro
Verdi: Navigare l’incertezza.
Dal 7 giugno 2009 al 22 novembre
2009.
Venezia, Campo della
Tana, Castello 2126/A (di fronte
all’Arsenale)
Orario: 10.00 – 18.00.
Chiuso il martedì.
http://www.labiennale.org/it/arte/esposizione/eventi_collaterali/eventi.html
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