Associazione
Circuiti Dinamicit e StatArt
presentano:
Circuiti Dinamici
Dal
21 Novembre al 7 Dicembre
2011
Presso: Associazione Circuiti
Dinamici - Via Giovanola n°
19-21/C - Milano
Con
questa mostra si conclude
il terzo ciclo di mostre collettive
per giovani artisti della
serie Circuiti Dinamici promosse
dall’Associazione
Circuiti Dinamici già
Circolo Culturale Bertolt
Brecht e curate da StatArt.
Progetto ideato col fine di
rendere “reale”
un’arte che molto spesso
nasce e vive solo nel web.
Si crea così un circuito
dinamico che coinvolge mondo
virtuale e mondo reale intessendo
una rete di scambi e di connessioni
reciproche. Per ogni ciclo
si è pensato di proporre
un artista maturo –
in questo caso Silvia Faini
– al fine di creare
un confronto, un dialogo e
una visione dilata nel tempo:
le esperienze artistiche sono
cicliche o no?
Gli artisti di questa
mostra sono: Annalì
Riva, Rocca Maffia, Silvia
Faini e Liuba Gabriele.
Antichi sensi e atmosfere,
memorie sempre più
allontanate dalla frenesia
del contemporaneo, vengono
evocate dalle opere di Annalì
Riva: Ade 67, Room
of the dream 19, Room of the
dream 90 e Mound spring. Come
simulacri, scrigni preziosi
di simbologie e sogni, le
tele di Anna lì portando
lo spettatore a comprendere
l'importanza della semplicità
del momento vissuto –
e poi del ricordo –
da valorizzare prima che il
tutto sia posto al termine
dal veloce scorrere del tempo.
Da qui la necessità
di porre radici – simbolo
dell’atto cognitivo
– che mutano nel sistema
circolatorio, atto generativo.
In un gioco continuo di linee,
ombre e colori, Liuba
Gabriele racconta
la complessità della
psiche umana nelle sue illustrazioni:
Idee che ho in testa e Madre.
La sua passione per la scrittura
diviene protagonista dell’opera
verbo-visuale Vita delle Parole;
le parole si animano vertiginosamente
formando un albero, simbolo
di vita: parole come foglie
mosse dal vento che travolgono
la stessa ideatrice rappresentata
in un autoritratto. La passione
per la grafica e per i giochi
delicati delle forme e delle
linee, plasmano gli elaborati
disegni optical in bianco
e nero di Silvia Faini:
composizioni bidimensionali
complesse di elementi naturali
e geometrici ripetuti, che
rievocano le labirintiche
decorazioni arabe: Haram e
Il sogno di Arianna. Ne Gli
Alberi ritroviamo la medesima
stilizzazione delle forme:
un'ispirazione che si avvicina
alle prime sperimentazioni
di William Morris. Al tempo,
allo spazio e all'opera d'arte
come creazione è dedicata
la ricerca di Write the title
you want di Rocca
Maffia: l’opera,
dominata da un equilibrio
sottile tra casualità
e desiderio conoscitivo, viene
raccontata nella sua costante
evoluzione e si arricchisce
così di molteplici
significati, compresi quelli
apportati del fruitore. Con
Artist's Box ,l’artista
ricrea un vero e proprio set
per diventare artista contemporaneo:
ogni oggetto contenuto nella
confezione è sigillato,
ma una volta aperto verrà
necessariamente meno quella
garanzia di stabilità
che il sigillo racchiudeva.
L’oggetto muta, rivoluzionando
il valore segnico e l'utilizzo
stesso: nuove identità
temporanee o permanenti si
manifestano in un'opera totalmente
fruibile. La provocatoria
Free Signature, ripercorre
il Ready-made di Duchamp e
Piero Manzoni, porta il pubblico
a riflettere su quello che
è il reale valore dell'arte.
Tutto può essere arte?