di Ignazio Fresu
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>Ignazio
Fresu sulla biennale
Aspettando la
54. Biennale di Venezia
La
Biennale di Venezia offre uno spaccato
del nostro presente assolvendo
al compito, unico nel suo genere, di
mostrare l'arte della contemporaneità,
le tendenze, le scuole, i movimenti,
gli artisti, attraverso le partecipazioni
nazionali.
Per questa sua particolare unicità
La Biennale di Venezia
è una grande confederazione dell’arte,
dove le nazioni nella loro indipendenza
ed autonomia culturale, si ritrovano
in un luogo universalmente sacralizzato
alla cultura, a mostrare le opere dei
loro artisti.
La storia della Biennale
di Venezia è una storia di collaborazioni
tra gli Stati, che anticipa tutte le
grandi organizzazioni internazionali
sorte in difesa e per lo sviluppo della
cultura nel mondo. In un certo senso
è investita dallo stesso spirito
che alla fine del XIX secolo vide le
nazioni organizzare la prima Olimpiade
dell'era moderna svoltasi ad Atene nel
1896, ma anche la grande Esposizione
Universale di Parigi del 1889.
La Biennale di Venezia nasce
come società di cultura nel 1895
e ben presto al Padiglione Italia,
sede dell’esposizione, si affiancarono
ben 27 nuovi complessi architettonici,
realizzati dalle nazioni che aderirono
all’iniziativa ad opera di famosi
architetti (fra cui Carlo Scarpa,
James Stirling, Alvar Aalto, Bruno Giacometti,
il gruppo milanese B.B.P.R.)
con lo stile delle più diverse
architetture mondiali.
Ad oggi le partecipazioni nazionali
sono tantissime ed in questa 54
Esposizione Internazionale d’Arte,
rispetto alle 77 della precedente, salgono
al numero record di 88. Saranno, inoltre,
proposti da enti e istituzioni internazionali
più di 40 eventi collaterali
con loro mostre e iniziative in vari
luoghi della città.
La 54. Esposizione Internazionale
d’Arte, diretta da Bice Curiger,
si svolgerà dal 4 giugno
al 27 novembre 2011 ai Giardini e all’Arsenale
(vernice 1, 2 e 3 giugno),
nonché in vari luoghi della città
lagunare. La mostra che dà il
titolo a questa cinquantaquattresima,
ILLUMInazioni – ILLUMInations,
sarà allestita al Padiglione
Centrale nei Giardini e all’Arsenale,
formando un unico percorso espositivo
con 82 artisti da tutto il mondo.
Titolo che già nella sua grafia,
messo in evidenza dal gioco di parole,
si rivolge ai lumi delle nazioni.
In questa edizione il
Padiglione Italia all’Arsenale
sarà curato da Vittorio Sgarbi,
che intende riabilitare attraverso un
revisionismo storico dell’arte
recente, artisti che negli anni passati
non hanno goduto dell’attenzione
che a suo giudizio avrebbero meritato.
Tra le novità di questa
edizione sono previsti alcuni
progetti tra cui particolare interesse
suscita Biennale Sessions.
Un progetto rivolto a Università,
Accademie di Belle Arti, istituzioni
di ricerca e formazione e che si propone
l’obiettivo di favorire la visita
della mostra a gruppi di studenti e
docenti, che potranno organizzare seminari
in uno spazio messo a disposizione gratuitamente.
Inoltre il progetto denominato Meetings
on Art, che prevede l'organizzazione
di una serie di incontri e seminari
con artisti, curatori, filosofi e teologi
previsti nel mese di giugno e alla ripresa
autunnale.
Ignazio Fresu
Aprile 2011
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