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a cura di Aurora Tamigio
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La Casa-Museo Fellini
Esposizione e celebrazione
del genio di
Federico Fellini

 

 

 
 
La Casa-Museo Fellini
Esposizione e celebrazione del genio di Federico Fellini
 

C'è stato un tempo in cui a far conoscere Rimini al mondo fu Federico Fellini.
24 i film (regia e sceneggiatura) girati tra 1950 e 1990; 5 i premi Oscar (quattro per miglior film e uno alla carriera); 1973 l'anno in cui tutto il mondo, e non solo Rimini, seppe cosa voleva dire “a m'arcord ”. Oggi che Rimini è famosa in tutto il mondo, la “città dei Vitelloni” si presta ad ospitare tutti coloro che di questo cinema si sono innamorati.

In Via Nigra 26, in una palazzina messa a disposizione dal comune di Rimini, trova la sua sede la Casa-Museo Federico Fellini, nata per volontà della Fondazione Fellini, che dal 1995 ha come primo scopo quello di conservare la memoria del regista riminese e di farlo conoscere a tutti, nuove generazioni comprese.
Cinque sale, scale e corridoi conservano materiale proveniente sia dai ricchi archivi della Fondazione sia dall'esterno, con la volontà di integrare quanto di già posseduto con acquisizioni mirate. Non si tratta ancora di una vera e propria installazione museale ma di un allestimento temporaneo in attesa che si completi la ristrutturazione del Cinema Fulgor (si prevede che i lavori saranno terminati entro la fine del 2012) in cui la Fondazione Fellini e il relativo Museo avranno finalmente la loro sede definitiva, ad opera di Dante Ferretti, uno degli ultimi scenografi di Fellini (e premio Oscar per The Aviator e Sweeney Todd).

Delle cinque sale, quelle al pianterreno conservano le fotografie che ritraggono Fellini in compagnia dei suoi attori più famosi, da Anita Ekberg a Roberto Benigni, da Mastroianni ad Alberto Sordi e Giulietta Masina, la “moglie-musa” conosciuta nel 1943. De Le notti di Cabiria, film che ha consacrato la Masina come una delle maggiori attrici del suo tempo, è conservata la sceneggiatura originale. Le scale che conducono ai piani superiori accompagnano il visitatore con una serie di fotografie tratte direttamente dai set dei film di Fellini: La dolce vita, I vitelloni, La strada...ad ogni gradino corrisponde sulla parete il ritratto di un capolavoro e sul muro opposto una locandina. Le sale superiori sono dedicate all'opera grafica del regista riminese: fumetti, disegni e caricature riportano su carta le ambientazioni e i personaggi che hanno reso celebri i film. Troviamo poppute signore che ricordano la cartolaia di Amarcord, tutto l'immaginario circense di pagliacci, maghi e saltimbanchi, i giovanotti dagli occhiali scuri, le dive dalle forme mozzafiato. Inconfondibili gli omaggi agli attori che hanno contribuito a creare il “mito Fellini”, a partire da Anita Ekberg, una sorta di Jessica Rabbit ante litteram. La stanza della libreria conserva testi di e su Federico Fellini e volumi più o meno datati sul cinema d'autore in generale. In una teca sono conservati anche tre dei cinque Oscar vinti dal regista, quelli per 8 ½ (1963), La strada (1954), Amarcord (1973). Nella stessa sala, che potremmo dire essere quella centrale della Casa, troviamo anche i costumi originali del film Roma, il cosìdetto “uccello amoroso”, il congegno meccanico che accompagnava nel Casanova le prestazioni erotiche del veneziano protagonista ed una copia del celebre Libro dei Sogni (disponibile alla consultazione) che contiene in forma di testi e disegni, l'intero mondo onirico cui il regista attingeva per i suoi film. Tutto questo è accompagnato dal passaggio su un televisore di alcuni tra i più famosi trailer dei film di Fellini e dal filmato della consegna dell'Oscar alla carriera nel 1993. La Fondazione Fellini, voluta nel 1995 per volontà di Maddalena Fellini, sorella del maestro, e sotto la prestigiosa presidenza di Pupi Avati, oltre a celebrare l'opera del maestro, promuove iniziative per la costituzione di un vero e proprio centro-studi Federico Fellini che possa costituirsi come riferimento sul piano nazionale e internazionale.

Ciò comporta essenzialmente la creazione di una biblioteca che comprenda testi riguardanti il maestro, libri posseduti da Fellini, l'archivio delle carte e dei disegni, le foto e i manifesti.
Naturalmente resta centrale tra gli obiettivi della Fondazione la tutela dei film sui quali, quando necessario, la Fondazione provvede anche al restauro, come nel caso de Il bidone.
Parallelamente all'organizzazione di importanti eventi in onore del regista, la Fondazione Fellini ha anche in cantiere numerosi progetti editoriali per la pubblicazione di lavori di interesse scientifico che trovano la loro pubblicizzazione e promozione tramite la rivista trimestrale Fellini Amarcord nata nel 2001 e pubblicata in italiano e inglese.
La Casa-Museo Federico Fellini è aperta al pubblico il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 e si trova a Rimini, in zona Arco D'Augusto – Parco Cervi.


Fondazione Federico Fellini
Via Nigra, 26 - 47923 Rimini
tel. 0541 50085- 50303
sabato-domenica 10-12/16-19


Aurora Tamigio

marzo 2010

 



Aurora Tamigio
Aurora Tamigio, dopo la Maturità Scientifica è iscritta all’Università degli Studi di Pavia nella facoltà di
Lettere Moderne, con indirizzo in Storia dell’Arte; collabora con associazioni di editoria e culturali per ampliare le proprie conoscenze
nell’ambito editoriale.
Ha collaborato come redattrice
per giornali di quartiere e
studenteschi con particolare
attenzione alle pagine culturali e
di opinione.


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