Esplorare
il confine tra pittura e fotografia.
Innovare le tecniche tradizionali
e lasciar parlare le nuove tecnologie
dell'uomo. L'arte come mescidazione,
per raggiungere l'opera totale,
ha ormai un solo limite da valicare:
quello della tecnica. Dagli
esperimenti di Nadar alle installazioni
video dell'ultima Biennale,
la fotografia resta una fonte
inesauribile di sperimentazioni
tecniche per raccontare l'uomo
dell'era digitale.
Interferenze
digitali è
una mostra che si propone di
mettere a confronto esperienze
differenti di sei artisti di
diversa generazione che hanno
in comune un' incessante ricerca
nel campo della fotografia,
fotografia digitale, digital
art e video. Nata da un'idea
di Cinzia Fontanelli,
artista, graphic web designer
e curatrice della mostra, il
progetto dell'esposizione è
promosso dell'associazione Sognoelektra
Project Art che dal
2004 si propone di valorizzare
e promuovere l'arte contemporanea
e i giovani artisti sul territorio
dell'Emilia Romagna.
Nel giro di tre anni l'associazione
ha saputo estendere il progetto
tramite collaborazioni con gli
artisti e cicli di mostre dedicate
alle ultime tendenze dell'arte
e del design, senza trascurare
gli spazi commerciali. Dal 2007
Sognoelektra partecipa attivamente
alla pubblicazione di idee,
notizie ed eventi culturali
tramite il Portale d'Arte sognoelektra.com,
che si propone anche come archivio
dei progetti realizzati.
La mostra, patrocinata
della Provincia di Ravenna,
dell'Assessorato alla Cultura
e del Comune di Ravenna,
si svolge nel suggestivo spazio
di Casa di Oriani,
nel cuore della Ravenna storica,
a due passi dalla tomba di Dante
Alighieri, del museo Dantesco
e della Basilica di San Francesco.
La Casa di Oriani, trasformata
dal 2003 in Fondazione, oltre
a proporsi come alternativa
contemporanea al fascino tardo-antico
della Ravenna dei mosaici, vanta
una prestigiosa Biblioteca specializzata
in Storia Contemporanea.
Gli artisti selezionati per
l'esposizione provengono da
esperienze differenti e nel
complesso il quadro culturale
si dimostra essere assai variegato.
Santorossi,
artista trevigiano, unisce fotografia
e pittura con opere raffiguranti
soggetti femminili e maschili,
divise in cicli di colori: rosso,
giallo, nero che tradiscono
una certa vocazione grafica.
Molto diversa è la ricerca
di Virginia Panichi
incentrata soprattutto sulla
fotografia digitale tramite
la quale soggetti femminili
vengono elaborati come trofei
e cammei non senza una certa
ironia e originalità.
Le immagini della stessa Cinzia
Fontanelli, incentrate
sulla fotografia digitale e
sul video, sono soprattutto
autoritratti, elaborazioni frammentate
della figura umana al fine di
farne risaltare le particolarità.
Le fotografie di Pino
Lauria celano sotto
una veste tradizionale una volontà
di enfatizzare il racconto per
immagini attraverso l'uso della
simbologia e di richiami alla
ritrattistica del passato. Erica
Ferraroni traduce racconti
femminili attraverso l'utilizzo
della fotografia con raffinatezza
estetica e interiore, mentre
Lorenzo Mini
utilizza la fotografia tradizionale
soffermandosi sui paesaggi urbani
diroccati ed evidenziando lo
spaesamento dei luoghi ritrovati.
L'esposizione pare proporsi
in definitiva come un' interessante
ambiziosa panoramica delle ultime
tendenze della fotografia d'artista
e della tecnica digitale, nello
scenario antico e rassicurante
di Ravenna che sempre più
però si dimostra attenta
nella promozione dell'arte visiva
e degli artisti contemporanei.
La mostra Interferenze digitali
si apre a Ravenna, alla Sala
Mostre della Fondazione Casa
di Oriani, venerdì
30 aprile 2010 con vernissage
alle ore 10.30. Per informazioni
www.sognoelektra.com.
Aurora
Tamigio
aprile
2010
Interferenze
digitali
Sala Mostra Fondazione
Casa di Oriani –
Biblioteca, Via Corrado Ricci,
26 Ravenna
dal 30 aprile al 10 maggio 2010
– Entrata Libera
dal lunedì al sabato
9,30 – 12,30 / 15,30 –
18,30 escluso domenica e festivi
info: www.sognoelektra.com
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http://www.sognoelektra.com/mostre/salamostraoriani2010.html
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