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IN EVIDENZA
a cura di Aurora
Tamigio
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54.
ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE
DI VENEZIA 2011
ILLUMInazioni:
RIFLETTORI ACCESI
SU BICE CURIGER.
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Foto
Giardini Biennale - Archivio Sognoelektra |
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Si
accendono i riflettori sulla
Biennale di Venezia.
Mai come quest’anno
parlare di riflettori e luci
è stato più appropriato
visto il titolo della 54.
Esposizione Internazionale d’Arte
di Venezia: ILLUMInazioni-
ILLUMInations. La volontà
della nuova direttrice Bice
Curiger è certamente
quella di legarsi alla precedente
esposizione del 2009 Fare Mondi
curata da Daniel Birnbaum, ma
mentre questo appariva più
concentrato su una dimensione
costruttiva dell’arte,
l’attenzione della Curiger
si rivolge piuttosto all’atto
creativo. Le associazioni possibili
mediante la metafora della luce
sono innumerevoli, di certo
l’esperienza dell’arte
come illuminazione, riporta
la Biennale su un piano decisamente
estetico ed intellettuale.
Molte delle opere presentate
alla 54. Esposizione
Internazionale d’Arte
sono state create appositamente
per l’occasione: Monica
Bonvicini, Christopher Wool,
James Turrell, Nicholas Hlobo,
Haroon Mirza, Loris Gréaud
sono solo alcuni degli artisti
che hanno prodotto lavori inediti
riferendosi direttamente ai
temi centrali della mostra.
Oltre a presentare un numero
cospicuo di giovani artisti
(degli 82 partecipanti, 32 sono
nati dopo il 1975) non mancheranno
opere di grande attualità
di personalità “storiche”
come Llyn Foulkes ,
Luigi Ghirri, Jack Goldstein
e Jeanne Natalie Wintsch.
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Tutto
il mondo si prepara
dunque alla prima Biennale
della svizzera Bice
Curiger, storica e critica
d’arte
con un’ esperienza
preziosa maturata alla
Kunsthaus di Zurigo
e presso testate come
“Parkett”,
di cui è capo
redattrice, e “Tate
etc” la rivista
della Tate Gallery di
Londra. Da direttrice
donna della Biennale
ha subito posto la sua
cifra su ILLUMInazioni
che conta quest’anno
ben 32 sono
partecipazioni femminili.
La mostra sarà
allestita tra Padiglione
Centrale, Giardini e
Arsenale in un unico
percorso espositivo.
Oltre all’allestimento
vero e proprio saranno
presenti, insieme ai
padiglioni nazionali,
dei “parapadiglioni”
ad opera di quattro
artisti scelti dalla
curatrice, Monika
Sosnowska, Franz West,
Song Dong e Oscar Tuazon,
che consentiranno di
allargare ulteriormente
l’esposizione.
Uno dei progetti più
ambiziosi di Bice Curiger
per questa Biennale
è quello di portare
al Padiglione
Centrale il Tintoretto. |
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Le opere del pittore
veneziano secondo la
curatrice instaurano un rapporto
quasi affettivo con il contesto
locale e affascinano per l’intensa
ricerca luministica e la cura
ossessiva per la composizione.
La scelta della Curiger si concentra
in particolare su alcune tele
capolavoro del periodo veneziano
che ben esemplificano queste
due caratteristiche del pittore
cinquecentesco e lo rendono
non sono attuale ma anche adatto
ad essere esposto ai Giardini.
Pur non potendosi negare il
carattere del tutto innovativo
dell’opera di Jacopo Tintoretto
la scelta di accostare
il moderno al contemporaneo
risulta essere discutibile,
straniante ed oltretutto rischiosa,
dal momento che spesso operazioni
di questo tipo lasciano scontento
il pubblico della Biennale quanto
gli amanti della pittura cinquecentesca.
Quando di parla di luce
e lumi il riferimento non può
che essere sempre il secolo
XVIII delle Grandi Rivoluzioni.
Non sfugge come negli ultimi
anni l’arte sia tornata
a dire qualcosa, abbandonando
la provocazione fine a sé
stessa e il principio dell’art
pour l’art in favore di
una nuova attenzione ai processi
sociali e alla cultura del mondo
in trasformazione. In questo
senso il record di partecipazioni
segnato quest’anno per
la Biennale Arte, 89 Partecipazioni
nazionali (erano 77 nel 2009),
costituisce un importante segno
che l’arte può
essere un modo per uscire dalle
crisi e per ricominciare. Rappresenta
dunque un importante traguardo
la presenza, a lungo messa in
dubbio, dell’Egitto e
la partecipazione di nazioni
nuove alla Biennale come Andorra,
Arabia Saudita, Bangladesh,
Haiti insieme ad alcuni importanti
ritorni quali India, Congo (la
cui ultima Biennale è
datata addirittura 1968), Iraq
( assente dal 1990), Zimbabwe,
Sudafrica, Costa Rica e Cuba.
“L’arte coinvolge
e impegna fortemente i suoi
spettatori” ha detto la
stessa Curiger e ha aggiunto
il presidente della
Biennale Paolo Baratta
“In un’epoca nella
quale l’arte ha da tempo
cessato l’enfasi sulla
provocazione dell’anti-arte
cerchiamo le vie del colloquio
tra l’opera dell’artista
e il nostro sguardo e il nostro
spirito”. |
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Procede
tra le polemiche invece
l’organizzazione
del Padiglione
Italia all’Arsenale,
gestito dal Ministero
per i Beni e le Attività
Culturali insieme al
PaBAAC (Direzione
Generale per il paesaggio,
le belle arti, l’architettura
e l’arte contemporanee)
e curato quest’anno
da Vittorio
Sgarbi. Il
critico dopo aver dichiarato
la sua avversione, per
altro già nota,
nei confronti di arte
povera, arte concettuale
ed installazioni ha
auspicato un ritorno
“al classico,
al bello”
e vagheggiato la possibilità
di portare nel Padiglione
Italia il Cristo Morto
di Mantegna.
Non sono mancati ovviamente
contrasti con Francesco Bonami e
Achille Bonito Oliva
che il critico ferrarese
ha accusato essere “fautori
di un’arte curatoriale
che sa di ospedale”.
La nomina di Sgarbi
a curatore del Padiglione
Italia lascia presagire
uno scenario tutt’altro
che privo di tensioni
per quanto riguarda
la selezione degli artisti
(selezione che peraltro
ad oggi non risulta
essere ufficialmente
ancora nota) e per la
promozione dell’arte
italiana nella vetrina
di Venezia. |
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Oltre
ai 40 eventi collaterali proposti
da enti e istituzioni internazionali
in diverse sedi della città,
in occasione della 54. Esposizione
Internazionale d’Arte
la Biennale di Venezia
ribadisce il suo ruolo come
istituzione anche nel campo
della ricerca. Quest’anno
i progetti dedicati a tale scopo
sono due, Biennale Sessions e Meetings
on Art: la prima è
un’iniziativa rivolta
alle Università e alle
Accademie per favorire la visita
della mostra a gruppi di almeno
50 studenti e docenti che saranno
assistiti nell’organizzazione
del viaggio e nel soggiorno;
Meetings on Art invece
comprende una serie d’incontri,
seminari ed eventi con artisti,
curatori, ed intellettuali.
La 54. Biennale di Venezia
2011 si apre a giugno con vernice
l’1, 2 e 3 e sarà
aperta al pubblico a partire
dal 4 giugno sino al 27 novembre
2011.
Per informazioni e prenotazioni
www.labiennale.org
54.
Esposizione Internazionale d'Arte
di Venezia
ILLUMInazioni – ILLUMInations
Venezia (Giardini e Arsenale), 4
giugno – 27 novembre 2011
Vernice 1, 2 e 3 giugno 2011
Foto
Archivio Sognoelektra
Aurora
Tamigio
Aprile 2011 |
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Aurora
Tamigio |
Dopo la maturità scientifica
si è laureata in Lettere
Moderne, con indirizzo storico-artistico,
all'università di Pavia.
Oggi è iscritta alla
facoltà di Storia dell'Arte
e lavora presso l'ufficio stampa
di una nota casa editrice.
Collabora come redattrice per
testate web con attenzione alle
pagine culturali e di opinione.
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