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a cura di Aurora Tamigio
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STREET ART
TENDENZE E ARTISTI
DI
UN MOVIMENTO INTERNAZIONALE


Graffiti a Milano - foto archivio sognoelektra

 

 

 
 
Banksy goes to New York
The Cans Festival, Leake Street, London
Video - Fonte YouTube
 
 

STREET ART.
TENDENZE E ARTISTI DI UN MOVIMENTO INTERNAZIONALE.

Street-art. Arte di strada. È dietro questo termine mass-mediologico che si nasconde una delle più imponenti tendenze dell’arte contemporanea.
Lo spray, il graffito, lo stencil, la sticker art sono solo alcune delle tecniche attraverso le quali si manifesta il lavoro, silenzioso, per lo più occulto, spesso illegale, di migliaia di artisti, alcuni dei quali ormai di fama internazionale.

Graffiti a Milano - foto archivio sognoelektra
 

Con l’espressione “street art” si intendono tutte quelle manifestazioni artistiche praticate in luoghi pubblici che hanno per supporto muri di edifici, manto stradale e arredo urbano. Il passaggio dallo studio della parola e della lettera alla creazione di vere immagini artistiche, non più solo tramite spray ma mediante altre tecniche come adesivi, stencil o vere sculture all’interno del contesto urbano, ha consentito l’evoluzione dal “graffito” e dal “writing”, termine in uso fino agli anni ’90, e ha portato alla creazione di un vero e proprio movimento oggi in parte istituzionalizzato nella relazione con i comuni e le città e la collaborazione con musei e gallerie.

Nonostante la crescente formalizzazione, l’origine ed il significato più profondo della street art si colloca sempre nel suo essere profondamente contestataria e provocatoria. La filosofia dei writer spazia dal semplice desiderio di abbellimento della metropoli ad alcune delle più esplicite manifestazioni di dissenso verso fenomeni di disagio sociale come l’emarginazione e la frenesia cittadina. In generale la contestazione degli artisti della strada comprende il desiderio di riappropriarsi dello spazio urbano, specie di quello privato, e di reinventare il sistema dell’arte generando un modo più esteso e “democratico” di far conoscere ed apprezzare l’opera di un artista. Solo considerando questi intenti, l’eredità pop del “movimento della strada” appare lampante anche ai non addetti ai lavori. A questa poetica vanno aggiunti i continui riferimenti alla cultura popolare dei soggetti dei graffiti e delle opere realizzate mediante stickers o stencil. Tra le immagini, le più diffuse sui muri delle città sono le effigi di personaggi icone della storia, come Martin Luther King o JF Kennedy, sino a provocatori ritratti di Hitler oppure icone eterne di un tempo passato come Elvis o Marilyn Monroe.

Inoltre è all’immaginario pop che è possibile ricondurre alcuni dei più noti artisti di strada.
Il più famoso writer del mondo oggi è Bansky. Attivo già a Londra dai primi anni del 2000, di lui si sa solo che è cresciuto a Bristol, mentre sulla sua identità è steso tuttora un alone di mistero. I temi più comuni delle sue opere sono la libertà, il pacifismo, l’antiproibizionismo, temi che si manifestano con opere di denuncia della brutalità della repressione poliziesca e della violenza in generale. Sono ormai diventate molto note al grande pubblico, soprattutto per il messaggio che veicolano, le opere realizzate in Cisgiordania che raffigurano squarci nel muro a trompe d’oeil che permettono di "vedere" cosa si trova dall'altra parte. A queste tematiche sociali si affianca la celebrazione dell’icona pop, della fusione tra il notissimo e lo straniante, raggiunto anche mediante il ricorso al fumetto e a colori sgargianti come da insegnamento di Warhol e compagni.

In Italia i due centri più floridi
per quanto riguarda l’arte di strada sono di certo Milano e Bologna. Nella metropoli del nord Italia la street art si concentra su interventi finalizzati a coinvolgere il più possibile l’attenzione dei passanti, per intercettare un pubblico il più vasto possibile, con decorazioni di piccola e media grandezza, in un contrasto stridente con l’area metropolitana. Alcuni degli artisti milanesi più noti sono Bros, che lavora soprattutto con teloni e strutture appese a palazzi, Abominevole e Ozmo attivi in tutta Italia dal 1999, lo stencil artist Orticalnoodles. Pao, Microbo e Bobo130, artisti spesso in collaborazione tra loro.
A Bologna invece gli artisti di strada prendono per lo più di mira aree dismesse e periferiche preferendo realizzazioni su grande scala ma meno polemiche. Sono bolognesi alcuni dei writer italiani più noti nel mondo come Blu, street artist e video maker, il collettivo Ericailcane, Dado e Stefy.

I due writer italiani più famosi sul circuito internazionale sono però senza dubbio Lex e Sten. Romani, anch’essi legati ad un anonimato che più che proteggerli li mantiene saldi unicamente alla loro opera, sono considerati i pionieri in Italia della “stencil graffiti”. Da un inizio in cui oggetto delle loro rappresentazioni erano per lo più i protagonisti del b-movies come Bruce Lee o delle serie tv come il tenente Colombo, oggi la loro produzione spazia dalla riproduzione di dettagli di francobolli e banconote alle illustrazioni di Gustave Dorè. Il loro merito nel campo della street art italiana è stato riconosciuto recentemente dallo stesso Bansky che li ha inivitati in occasione del Can’s Festival di Londra in cui i tre artisti hanno realizzato un murales in collaborazione.

A tre decenni dalla sua comparsa, la street art è ormai diventata un vero fenomeno di costume, contaminando, ovviamente, il mondo della pubblicità ma anche quello dei media, della moda e della grafica in generale. Un movimento artistico nato dalla società e ritornato alla società come la più pop delle forme d’arte, sembra essere l’ultimo tassello di quella fusione dell’arte con l’immaginario popolare e la società dei consumi. Eppure la street art non è solo un fenomeno di costume, essa cela al suo interno alcune delle più interessanti manifestazioni artistiche contemporanee in quanto si fa portatrice delle tendenze creative di una generazione relativamente giovane che in molti casi si dimostra persino più innovativa degli artisti quotati che popolano annualmente biennali e fiere d’arte.


Aurora Tamigio
Gennaio 2011

 



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Aurora Tamigio
Dopo la maturità scientifica si è laureata in Lettere Moderne, con indirizzo storico-artistico, all'università di Pavia.
Oggi è iscritta alla facoltà di Storia dell'Arte e lavora presso l'ufficio stampa di una nota casa editrice.
Collabora come redattrice per testate web con attenzione alle pagine culturali e di opinione.
 
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