Sognoelektra.com
| Arte Contemporanea | Agenda Eventi (post)
|
|
|
|
|
|
|
|
AGENDA
EVENTI (post) |
mostre
>segnalate |
Sognoelektra
(post) |
Segnala
questa Rubrica > |
|
|
|
|
|
|
|
|
POST
| Silvio
Vigliaturo Mostra "Materie &
Alchimie" |
Dal
31 gennaio al 2 marzo 2014,
Palazzo Regione Piemonte,
a cura di Vittorio Amedeo
Sacco. A due anni dall’importante
personale presso il Museo Regionale
di Scienze Naturali, l’artista
e maestro del vetro Silvio Vigliaturo
torna a presentare una ricca collezione
di opere a Torino,
questa volta all’interno dello Spazio
Espositivo della Regione Piemonte,
nella centralissima Piazza Castello,
da venerdì 31 gennaio a
domenica 2 marzo 2014.
La mostra, a cura di Vittorio
Amedeo Sacco, dal titolo
– Materie & Alchimie
– sottolinea la poliedricità
dell’approccio artistico di Vigliaturo,
da sempre volto alla ricerca e alla
sperimentazione di tecniche e soluzioni
estetiche che tendano al superamento
dei confini e delle diversità tra
i generi artistici e i materiali
che li contraddistinguono. Qui
risiede la peculiarità alchemica
di un’arte fatta di sculture
dalle sembianze e dalle movenze
pittoriche e dipinti in cui si rifrange
la sinuosa plasticità dei personaggi
di vetro. Le diverse materie
diventano una sola espressione
artistica grazie al gesto sicuro
dell’artista che, su di esse e attraverso
di esse, disegna e plasma volti
e corpi che danno vita a personaggi
archetipici che parlano il linguaggio
simbolico del mito.
La
figurazione astratta di Vigliaturo,
maturata attraverso uno studio attento
delle avanguardie novecentesche
e successivamente diventata unica
e immediatamente riconoscibile,
è un codice linguistico in grado
di affrontare tematiche fortemente
attuali, attraverso gruppi di installazioni
di sculture in vetro di grandi dimensioni:
dall’interminabile crisi economica,
all’altrettanto grave e ostinata
crisi politica e sociale. Alla perdita
dei valori fondamentali, l’artista
risponde con un mondo poetico abitato
dai miti e dagli eroi dell’epica
greca e latina, come testimonia
la serie di sculture in ceramica
che trovano la loro identità nei
personaggi dei poemi omerici e virgiliani.
I vorticosi e drammatici dipinti,
i busti in cui l’oro e l’argento
si fondono alchemicamente nella
massa vitrea, gli imponenti totem
e monoliti in vetro di oltre due
metri di altezza e la collezione
di miti ed eroi in ceramica parlano
tutti lo stesso linguaggio; ciascuno
di essi è espressione di un approccio
all’arte appassionato e maturo,
che rendono Silvio Vigliaturo
una voce unica e inconfondibile
nel caotico mondo dell’arte contemporanea.
Luogo: Spazio Espositivo
Palazzo Regione Piemonte
- Piazza Castello 165, Torino
Curatore: Vittorio
Amedeo Sacco
Vernissage: venerdì 31 gennaio
2014, ore 11:30 - Periodo: dal 31
gennaio al 2 marzo 2014
Orario: tutti i giorni,
dalle 10 alle 19 - Info
mostra: Tel. 0119422568 - info@silviovigliaturo.it
INFO:
www.silviovigliaturo.it
|
|
|
|
POST
| GRUPPO
SINESTETICO PAERTECIPA A "NON BIENNALE
2" |
NONBIENNALE
02 2014 dal
11 gennaio al 12 aprile a cura di
Josè Vieira
La Web Art Center, presenta da gennaio
ad aprile 2014 la seconda edizione
della Biennale non, evento incentrato
sulle immagini non-artistiche a
cura di José Vieira.
Gi eventi:
Web Art Pavillion,
artisti: Barry
Smylie (Cnd) Ben Clarkson (Cnd)
fakeshop (USA) Jing Zhou (Chn) lololol.net
(Twn) Luigia Cardarelli (It) Manusamo
& Bzika (Es) Peter Whittenberger
(USA). Fotografia
Pavillion,
artisti: Adrian Lis (Ro),
Dan McCormack (USA, Elizabeth Machado
(Fr), Gilles Vallée (Cnd), Gruppo
Sinestético (It),
Mauricio Sanhueza (Pr),
Video Art Pavillion
artisti: Antonio Clavijo
(Es), Cat del Bueno (USA), Colectivo
Madeirista (Br), Dakota Gearhart
(USA)
D Winkler/E Loseva (UK), Flavio
Sciolè (It), Frans van
Lent (Nl), Garric Simonsen (USA)
Geordy Z. Alexis (Fr), João Meirinhos
(Pt), Jolene Mok (HK), Julia Zastava
(Ru), Kaya Barry (Aus)
Lino Strangis (It), MIra
Yankova (Bg), Nana Bastrup (Dk),
Roberto Fassone (It),
Rrose Present (Es), S-ara (Pt),
Silvia Dal Dosso (It),
Vdrey & Schultz (Fr).
Speciale
del Curatore Choice Pavillion con
i migliori lavori presentati alla
Biennale.
Artisti: 48073 (Nl), andrea Inocêncio
(Pt), Céline Troulliet (Fr),
Cristina Pavesi (It),
David R Brucia s (USA), Fabian Gilles
(Mx), Gruppo Sinestetico
(It), Jean Michel Rolland
(Fr), Leonid Dutov (Ru), Viviane
Vallades ( Br).
ALL'APERTURA è presentato
il video "Snaesthetic
Wall" del
Gruppo Sinestetico.
INFO:
webartcenter.org - webartcenter.org/nonbiennale2/events.html
INFO:
webartcenter.org/nonbiennale2/photo/gruppo_sinestetico.html
|
|
|
|
POST
|monogram,
monograph, monochrome, monologue
di
Goran Trbuljakfino |
Fino
al 29 marzo 2014, in concomitanza
con l’inaugurazione di ArteFiera
P420
presenta la mostra personale GT:
monogram, monograph, monochrome,
monologue dell’artista Goran Trbuljak
(inaugurazione
sabato 25 Gennaio ore 19.00 in p.zza
dei martiri 5/2 a Bologna,
mostra visitabile già da
giovedi 23 Gennaio in concomitanza
con l’inaugurazione di ArteFiera).
Nato in Croazia nel 1948,
Trbuljak è attivo già verso
la fine degli anni Sessanta nel
contesto artistico d’avanguardia
noto come Nuova pratica artistica.
Artista Concettuale
tra i più interessanti, Trbuljak
è convinto da subito che una ricerca
basata su convenzioni stilistiche
tradizionali non avrebbe portato
ad alcun risultato cosicchè, nel
1971, espone allo Student Centre
Gallery di Zagabria un poster con
la scritta “Non intendo esporre
nulla di nuovo e originale”. Trbuljak
non formula paradigmi,
non propone il suo lavoro come nuova
alternativa formale ma, semplicemente
quanto brillantemente, pone l’accento
sul dilemma dell’artista, che nello
stesso momento accetta e rifiuta
tutti gli aspetti caratteristici
di qualsiasi opera egli possa realizzare.
Tra gli anni Settanta e Ottanta,
in una scena artistica di profondi
cambiamenti, Trbuljak
impersona l’artista in crisi,
scettico, consapevole, disilluso,
“più artista per quello che non
fa piuttosto che per quello che
fa”. Il suo lavoro è anche
una profonda riflessione sul sistema
dell’arte e sulle dinamiche
che contribuiscono a dare ad un
oggetto lo status di opera d’arte.
Le domande intorno alle quali ruotano
oltre quarant’anni di ricerca indagano
quali siano i fattori che fanno
si che un certa attività e una certa
attitudine siano classificate come
artistiche. E chi è l’artista? In
una performance del 1972 Trbuljak
distribuisce ai passanti
un foglio contenente una domanda:
“Un artista è tale quando gli viene
data la possibilità di esserlo.
Goran Trbuljak è un artista o no?”.
L’anno dopo, ottenuta la possibilità
di allestire una sua mostra nel
Museo di Zagabria,
Trbuljak dichiara “il fatto che
a qualcuno sia data la possibilità
di esporre è più importante di cosa
espone”.
Ironico e profondo al tempo
stesso, Trbuljak mette
in crisi i principi del Modernismo,
il culto dell’autore, la nozione
di originalità, gli strumenti del
Sistema dell’arte come le gallerie,
le mostre, le monografie.
La mostra è stata realizzata
in collaborazione con la galleria
Gregor Podnar di Berlino.
Goran Trbuljak
ha prodotto per l’occasione il libro
d’artista White monograph/Monografia
bianca disponibile in galleria.
Orari di apertura durante
Arte Fiera: giovedì 23,
venerdì 24, domenica 26, 9.30-20
sabato 25, 9.30-24 Orari di apertura:
mercoledì-venerdì 15-19.30 sabato
9.30-13.30 e 15-19.30
INFO: P420 - Piazza dei
Martiri 5/2 40121 Bologna tel.–fax
051 4847957
|
|
|
POST
|
Giusy Pirrotta | Elisa Strinna Galleria
Massimodeluca |
|
Tanto
tempo fa, quando la terra era piatta
a cura di Alice Ginaldi
Galleria Massimodeluca
- dal 17.01 al 28.02.2014
La Galleria Massimodeluca
apre la stagione espositiva 2014 con
una mostra unica nel suo genere: Tanto
tempo fa, quando la terra era piatta,
doppia mostra personale di Giusy Pirrotta
ed Elisa Strinna, a cura di Alice
Ginaldi.
Le due giovani artiste, il cui lavoro
si struttura su percorsi e ricerche
artistiche eterogenei, svilupperanno
due proposte allestitive specifiche
e indipendenti, ideate e realizzate
appositamente per l'esposizione. Il
titolo della mostra
Tanto tempo fa, quando la terra era
piatta è liberamente tratto dal titolo
dell'omonimo libro per bambini edito
nel 1979 da Emme Edizioni: scritto
da Paolo Caboara con illustrazioni
di Aimone Sambuy e una speciale assistenza
grafica di Bruno Munari,
il testo raccoglie tre leggende africane
che narrano la nascita delle montagne,
la storia del sole e la scoperta del
fuoco. Ciascuna fiaba racconta,
a modo suo, un tema caro
a tutte le mitologie: quello del misterioso
legame tra l'elemento terrestre e
quello celeste. Allo stesso modo la
mostra svilupperà un dialogo biunivoco
sul paesaggio e sulla lettura che
ne riceviamo, così ineluttabilmente
legata alla percezione umana. La traduzione
estetica del paesaggio diventa così
per Giusy Pirrotta
una scomposizione di spettri cromatici,
forme e memorie, mentre per
Elisa Strinna si articola
sulla ri-codificazione linguistica
del tempo attraverso la materia naturale
filtrata dal codice sonoro “artificiale”.
Nello specifico, Giusy Pirrotta
realizzerà un progetto che indaga
la luce a la sua composizione secondo
la sintesi additiva dei colori rosso,
verde e blu mediante un'installazione
composita. «Nell'ultimo anno l'artista
sta rivolgendo la sua ricerca verso
una riflessione ragionata che parte
dal concetto di immagine in movimento,
dalla sua genesi percettiva, per approdare
alla messa in scena di esperimenti
ottico-luministici – spiega la curatrice,
Alice Ginaldi –Nel tentativo di restituire
all'evanescenza del video una sua
pregnanza oggettuale e strutturalista,
il lavoro di Pirrotta si orienta in
particolare al suo rapporto con l'architettura
e con l'attrezzatura usata per la
fruizione». Elisa Strinna
presenterà il progetto inedito
Articolazioni oltre il linguaggio.
La materia, il suo ritmo e le sue
declinazioni, realizzato in collaborazione
con l'artista Elena Mazzi,
costituito principalmente da due interventi
che dialogano all’interno di un unico
spazio. «Entrambi gli interventi sono
tentativi di traduzione – illustra
Ginaldi – L’intento è porre
a confronto due testimonianze risultanti
da differenti processi storici: quello
della Natura e quello dell’Uomo. Il
percorso espositivo sarà delineato
attraverso una lettura di
natura sonora di testi inusuali, andando
così ad attivare diversi sistemi di
percezione di uno stesso fenomeno,
nel tentativo di produrre nuove chiavi
di lettura riguardo alla realtà che
ci circonda».
Il catalogo della mostra Tanto
tempo fa, quando la terra era piatta
presenterà, per Elisa Strinna, i contributi
di Ilaria Gianni, Trial Version, Bruno
Giorgini e Giuseppe Favi. Per Giusy
Pirrotta, quelli di Nicky Hamlyn e
Attilia Fattori Franchini.
Inaugurazione giovedì 16 gennaio
2014 dalle ore 19.00 alle ore 21.00
Periodo
17.01 28.02.2014 - Galleria
Massimodeluca via Torino 105/Q Mestre
Venezia |
|
|
Foto
Virginia Panichi |
POST
|
"Il corpo che abito" Federica
Gonnelli / Virginia Panichi |
18
gennaio / 15 febbraio 2014 - inaugurazione
sabato 18 gennaio 2014 ore
19,00
La galleria Art Forum
presenta nuovamente, a distanza
di un anno, l’opera delle due artiste
fiorentine : Federica
Gonnelli e Virginia Panichi.
Questo secondo appuntamento vuole
essere un approfondimento della
loro ricerca artistica recente,
anticipata dalla mostra del 2013
“Think pink” a cura di A. Soldini.
Come gran parte delle artiste contemporanee
anche Gonnelli e Panichi
prendono a modello il loro
status femminile, realizzano loro
le opere in tutti i passaggi : non
demandano, eseguono.
Sono loro le protagoniste
tout court dei propri lavori
: autrici, artiste, modelle, fotografe,
pittrici, scultrici, stiliste.
Federica Gonnelli e Virginia
Panichi sono nate entrambe
a Firenze e nello stesso anno, il
1981. Firenze è la citta della moda
e gli anni ’80 hanno eletto la moda
a forma artistica (Julian Schnabel
posava per Armani), era inevitabile
che questo clima non incidesse sulla
formazione delle due artiste. La
Gonnelli ci ricorda che
da piccola è cresciuta “tra stoffe,
scatoline di cartone, fili colorati,
manichini, carte, abiti, matite,
grucce e quant’altro concorre nella
realizzazione di un abito”, mentre
la Panichi ha un passato
da stilista, costumista
e scenografa. Il titolo
della mostra, il corpo che abito,
ci indica l’affinità quasi speculare
e la poetica di Gonnelli e Panichi.
Entrambe indagano il rapporto
contenuto-contenitore, interiore-esteriore,
nudo-vestito con tecniche molto
differenti .
Virginia Panichi
attraverso la fotografia, ritrae
le figure in pose improbabili ma
sempre adornate come fossero attrici
inconsapevoli di uno spettacolo
teatrale in cui l’artista è anche
la scenografa.
La Gonnelli predilige
l’uso di elementi naturali,( terracotta,
vetro, specchio) a volte parti integranti
dell’opera altre solo rappresentate.
Il contenitore di questi elementi
è quasi sempre un velo di organza,
spesso stampato, che con la sua
trasparenza ci induce a ricercare
il contenuto ormai nebuloso.
INFO:
Art
Forum contemporary gallery
Via dei Bersaglieri 5/E 40125
Bologna Italy
t +39 051 229544 info@artforum.it
- www.artforum.it
|
|
|
|
|
Agenda
Eventi > Altri Post > |
|
|
|
|
Mostre
ed Eventi segnalati.
Un' Agenda che segnala con i Post un calendario
di mostre prossime all'apertura o in corso
selezionate per offrire ai nostri visitatori
un elenco ricco e variegato di eventi da
conoscere e
visitare. |
|
Mostre
in archivio: --
- -
- -
-
-
-
-
-
-
-
-
- |
|
|
|
|