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POST
| 9°
PREMIO ARTE LAGUNA IN MOSTRA |
ARSENALE
DI VENEZIA: I 120
FINALISTI DEL 9° PREMIO ARTE
LAGUNA IN MOSTRA dal 22 MARZO al 5
APRILE 2015 - Inaugurazione
sabato 21 marzo, ore 18
Venezia
– Torna uno degli appuntamenti più
attesi dell’arte contemporanea
internazionale emergente: dal 22 marzo
al 5 aprile l’Arsenale di Venezia
espone infatti le opere dei 120 finalisti
del 9° Premio Arte Laguna.
L’inaugurazione della mostra si terrà
sabato 21 marzo dalle ore 18, presso
le Tese alle Nappe.
Durante la serata saranno annunciati
i 6 vincitori assoluti e verranno
conferiti i premi speciali: 180.000
euro è il valore complessivo dei premi
attribuiti. I vincitori assoluti -
uno per ogni categoria in concorso:
pittura, scultura e installazione,
arte fotografica, video arte e performance,
arte virtuale, arte ambientale - si
aggiudicheranno un premio in denaro
di 7.000 euro ciascuno, uno dei quali
assegnato direttamente da Thetis SpA,
l’azienda operante nel campo dell’ingegneria
ambientale con la quale il Premio
ha ideato e creato la nuova sezione
di concorso dedicata alla Land Art.
La mostra dei finalisti vede
anche una speciale collocazione presso
il Telecom Italia Future Centre, nel
cuore di Venezia, che ormai da tre
anni ospita le opere di arte virtuale
e digitale, cioè quelle più connesse
all’uso delle nuove tecnologie; sarà
possibile conoscerle meglio durante
la visita guidata in programma per
domenica 22 marzo.
Tra
i premi speciali ci sono
partnership internazionali di prestigio
e interessanti connessioni con aziende
rappresentanti di tre settori di eccellenza
della produzione italiana – fashion,
wine, design:
“Business for art”: nel network Arte
Laguna si riconferma Riva 1920, storica
azienda di mobili con sede a Cantù,
che riutilizza le “briccole” veneziane
per realizzare l’oggetto progettato
da un artista. Si aggiungono l’Azienda
Agricola La Tordera di Valdobbiadene
produttrice di vino dagli anni cinquanta
che premierà con 5mila euro l’etichetta
artistica per una linea di prosecco
a tiratura limitata e Pas de Rouge
che conferirà un premio di 10mila
euro alla proposta creativa più accattivante
ispirata al mondo della calzatura
e allo slogan “Il Soft Appeal” che
accompagna i suoi prodotti.
“Artist
in Residence”: sette artisti
potranno vivere un'esperienza creativa
al di fuori dello studio d’artista
grazie alla collaborazione con: Serigrafia
Artistica Fallani di Venezia, alla
Scuola del Vetro Abate Zanetti di
Murano, al festival sloveno Art Stays,
alla Fonderia Artistica Battaglia
di Milano e alla Basu Foundation di
Calcutta in India.
“Mostre
personali in galleria”: continua
la formula di collaborazione con le
gallerie internazionali chiamata “Artist
in gallery”. Ogni galleria selezionerà
un artista per una personale comprensiva
di allestimento, opening, catalogo
dedicato edito da ODE (On Demand Edition).
Gli spazi saranno la Galleria Charlot
a Parigi, in Portogallo la Galleria
Fernando Santos, in Germania la Galleria
Isabelle Lesmeister e in India la
Galleria Exhibit 320.
“Collaborazioni
speciali”: da ormai quattro
anni il Premio collabora con Open
di Venezia, l'Esposizione di Sculture
e Installazioni all'aperto realizzata
da Arte Communications che sceglierà
un artista e la sua installazione
per l'esposizione che si terrà a San
Servolo il prossimo settembre.
Per il secondo anno invece, i dieci
video finalisti al Premio voleranno
a Pechino per una mostra presso la
manifestazione organizzata da Art
Nova 100 una delle realtà emergenti
per la promozione della giovane arte
contemporanea in Oriente.
Il
Premio Arte Laguna, che ha
ricevuto la medaglia di riconoscimento
da parte del Presidente della Repubblica
Italiana, è realizzato con il patrocinio,
del Ministero degli Esteri, della
Regione del Veneto, dell’Istituto
Europeo di Design, dello IUAV e dell’Università
Ca’ Foscari.
I
120 finalisti sono selezionati da
una giuria internazionale
composta da direttori di musei e fondazioni,
curatori indipendenti, e presieduta
da Igor Zanti, direttore dello IED
di Venezia e curatore. In giuria:
Claudio Bertorelli, Italia, Paesaggista
e Direttore Fondazione Fabbri; Simone
Frangi, Italia/Francia, Direttore
Artistico di Viafarini DOCVA e Professore
di Teoria dell'Arte Contemporanea
presso Ecole Supérieure d'Art e de
Design de Grenoble-Valence; Franck
Gautherot, Francia, Co-Direttore presso
Le Consortium, Centro d’Arte Contemporanea
di Digione; Chus Martinez, Spagna,
Direttrice Istituto d’Arte FHNW di
Basilea, Svizzera; Bartolomeo Pietromarchi,
Italia, Direttore Fondazione Antonio
Ratti di Como; Domenico Quaranta,
Italia, Critico e Curatore; Veeranganakumari
Solanki, India, Curatore indipendente
e Art writer; Philippe van Cauteren,
Belgio, Direttore Artistico presso
S.M.A.K, Museo d’Arte Contemporanea
a Ghent; Jonathan Watkins, Regno Unito,
Direttore Ikon Gallery; Roberto Zancan,
Italia, Curatore capo dell'Inside
the Academy Program alla BE OPEN Foundation.
INFO:
www.premioartelaguna.it
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POST
| Loft
Gallery presenta MARCO DEMIS |
IL
SEGRETO SVELATO a
cura di Martina Adamuccio
28 febbraio | 18 aprile 2015
- Inaugurazione sabato 28 febbraio
ore 18,30
La
Loft Gallery è lieta di presentare
Il segreto svelato, la prima mostra
personale in galleria di Marco Demis
a cura di Martina Adamuccio.
Un
percorso quello de Il segreto
svelato, che ci porta a percorrere
un cammino nella vita artistica dell'artista
e che presenta un excursus dei suoi
lavori passati e nuovi uniti a disegni
lavorati con una pittura fresca e
genuina.
Corpi
e figure confinati in un
ambiente ideale che vorremmo esistesse
ma non c'è, le figure occupano ambienti
a loro estranei che portano l'osservatore
ad un percorso immaginario da percorrere
per arrivare a comprendere. Ma la
bellezza di tali opere si trova proprio
in questo percorso che ognuno di noi
è costretto ad affrontare.
Occhi grandi e profondi quelli delle
figure rappresentate, e se gli occhi
sono lo specchio dell'anima, Il segreto
svelato è l'apertura attraverso gli
stessi verso un mondo interiore e
profondo a cui a noi è vietato entrare.
Quello che interessa l'artista, infatti,
è “la seduzione e il non detto e non
la fascinazione” che da essa ne possono
scaturire, e cosi Marco Demis trova
l'espressione solo “un espediente,
una spontaneità premeditata in funzione
di una provocazione”.
L'utilizzo
preponderante della figura
non impedisce però la contaminazione
con oggetti satellite che intorno
ad essa vengono rappresentati. Gli
stessi tendono a caricare di significati
remoti i singoli lavori che dialogano
in questo modo con spazi, geometrie
e decorazioni arabesche che con il
loro apparente disordine negano in
sé l'ordine stesso di ogni lavoro.
Il segreto svelato consiste proprio
nell'evocazione di qualcosa che va
oltre l'apparenza e ciò che viene
dalla realtà rappresentato.
Loft Gallery
via Margherita 47, 87064 Corigliano
Calabro (Cs) | www.loftgallery.it
| +39 347 5948491 |
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POST
| FELISCATUS
- LA STORIA DELL’ARTE HA OCCHI DI GATTO
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15 – 22 febbraio
2015 11Dreams Art Gallery
Via Rinarolo, 11/C - 15057 Tortona
(AL) - Orario: tutti i giorni 16 –
19
Non tutti gli artisti
hanno l’indole felina. E non da tutti
i ritratti fatti dagli artisti che
la possiedono proviene la vocazione
che cerca, “trova”, analizza e invita
il potenziale ricettore, ritenuto
in grado di captarla, a svelarne la
vera natura nascosta dai lineamenti
umani, apparenti e posticci.
I connotati che in superficie si vedono,
in alcuni di questi ritratti realizzati
in vari periodi centinaia di anni
fa, danno forma a una maschera che
nasconde i connotati veri, la “corretta”
fisionomia del volto, le cui sembianze
sono, per l’appunto, feline. Ovviamente.
Perché felina poteva anche non essere
la persona ritratta, ma lo era senz’altro
l’artista che queste figure aveva
davanti. Non sempre. Sì, in particolari
occasioni: sicuramente nel tempo di
posa, e ancor di più nel tempo della
pittura.
Se l’artista avesse potuto, con occhio
rapace, prelevare la vita a chi stava
posando per mescolarla ai colori l’avrebbe
fatto.
La compagnia, in
qualche caso di una rana, sopra la
testa o un copricapo, si rivela un
aiuto concreto ed è ben accetto, facilita
il passaggio da stato a stato, da
una sterile inerzia allo sviluppo
di una progressiva vitalità; l’affinità
formale esistente tra rana e gatto
suggerisce la coesistenza pittorica
come proficua per tutt’e due. In due
si vede meglio, da una posizione sopraelevata
si può vedere più lontano; anche,
per mezzo di un salto, quel che c’è
al di là del muro e del buio. In più,
come occhi di gatto, questi dipinti
di figure, che da secoli osservano
chi transita loro davanti, riescono
a vedere nel buio quasi totale, perché
una tela intelaiata per un ritratto,
pure una tavola preparata, nelle mani
giuste e con occhi idonei, sono già
retina, sono già immagine e cervello.
Quindi, la trasposizione felina dei
ritratti, scelti, in un primo tempo
tra i tanti possibili, non a caso
ma secondo un appropriato e puntuale
metodo, un criterio visivo atto a
misurarne la predisposizione, l’itinerario
e l’obiettivo predestinati, viene
valutata poi da un sentimento animale
o sesto senso che dir si voglia, e
determina l’avanzare sicuro e irreversibile,
senza possibilità alcuna di pentimento,
titubanza o sgambetti stilistici,
di un nuovo personaggio emergente
che a tutti gli effetti sostituisce
il precedente.
In ogni caso non
è la persona ritratta, che secoli
fa aveva quelle fattezze, ad essere
in gioco. Quella persona, che allora
si muoveva, parlava, pensava, viveva,
invecchiava, cessò di esistere, nel
quadro, nel momento in cui il pittore,
firmando o no quanto aveva fatto,
finì di dipingerlo. Rimase l’energia
pittorica in sé; da lì, ciò che essa
oggi contiene, la verità occulta.
Il carattere felino della rivelazione,
inoltre, si riversa nella libertà
mai azzerata dai confini del supporto,
dai limiti della tavola o della tela,
in una domesticità mai totale nella
collocazione fissa, in una sistemazione
di convenienza o dettata da variabili
esigenze estetiche. In un’ostentata
evidenza che ne mostri prima luci
e contrasti, dopo colori e forme.
Infine lo sguardo.
La pittura, certa pittura, ha una
vita a sé che prescinde da quella
degli umani. E degli umani, che in
fin dei conti sono stati e sono solo
mezzi, scopre e si abitua al fatto
che cambiano, si avvicendano; si accorge
che nei loro confronti ha un punto
di forza: diventa da essi indipendente
e ad essi sopravvive.
Sarebbe interessante
che qualcuno in futuro cambiasse a
sua volta questi quadri felini. Io
l’ho già fatto, una volta. Traendone
disegni e dipinti non-morti.
La
grande odalisca da Ingres,
Sonia da Fantin-Latour, Dama con liocorno
da Raffaello, Bambina della famiglia
Redetti da Moroni, Il conte Guriev
da Ingres, Uomo col turbante da van
Eyck, Ritratto di musico da Leonardo,
Madame Leblanc da Ingres, La marchesa
D’Adda Falcò da Hayez, L’avvocato
da Moroni, Ritratto di vecchio seduto
da Moroni, Madame Marcotte da Ingres,
Autoritratto da Hayez, Agnolo Doni
da Raffaello, Baldassarre Castiglione
da Raffaello, Madame Devauçay da Ingres,
Madame David da David, Ritratto di
fanciulla da Tiziano, L’Ariosto da
Tiziano, Lucrezia del Fede da Andrea
del Sarto, Dama con ermellino da Leonardo,
Giovanni Arnolfini da van Eyck, Giuseppe
Roberti da Hayez, La buona ventura
da de La Tour, La Belle Ferronnière
da Leonardo, Autoritratto a ventiquattro
anni da Ingres, Autoritratto a settantotto
anni da Ingres.
Feliscatus
www.11dreams.it
info@11dreams.it 333 6033006 345 8906531
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